Gubbio, l'intitolazione dello stadio a Pietro Barbetti

Il sapore di un calcio che fu si è dato appuntamento allo stadio San Biagio, da sabato stadio Pietro Barbetti. Una città per la quale il commendatore non rappresentava solo un grande uomo di sport, come ha sottolineato il segretario generale della Figc Francesco Ghirelli Ci sarebbe bisogno di uno come lui nel calcio che oggi tenta di conuigare la passione popolare con il bisogno di profitti, spiega Ghirelli che promette pulizia per il futuro, chiaro riferimento alle ultime vicende a livello nazionale. Servirebbero dirigenti più partecipi delle sorti della squadra ha detto l'allenatore del Perugia dei miracoli, Ilario Castagner Ad aprire la festa per l'intitolazione la partita dei calciatori di domani, poi, dopo l'esibizione degli sbandieratori, in campo vanno le vecchie glorie del Gubbio: Roscini, Cocciari, Francioni, Taccetti, Nofri, Zoppis solo alcuni dei protagonisti. Compreso Sebastiano Coletti, il primo acquisto di Pietro Barbetti A bordo campo, in rappresentanza dell'altra grande passione di Pietro Barbetti, il Perugia, oltre a Castagner anche Vannini e Caccarini Sul palco, al momento in cui è stato scoperto il busto in bronzo realizzato da Nello Bocci, il vescovo emerito Bottaccioli, il sindaco Goracci e, in rappresentanza della famiglia, Fernando Barbetti che ha ricordato la figura del padre, ringraziando tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa significativo simbolo dello sport eugubino