Gubbio: le "cappuccine" contrattaccano, denuncia contro le novizie fuggite

Stavolta il bisogno di verità e di chiarezza per una vicenda oscura e finora soggetta a troppe interpretazioni ha prevalso sulla naturale e comprensibile ritrosia di chi abituato al silenzio claustrale e alla preghiera , poco ama stare sotto i riflettori e sulle pagine dei giornali. E cosi questa mattina Suor Maria della Pace - madre Badessa del monastero della Clarisse Cappuccine - insieme a suor Maria Veronica e a suor Bernadetta, hanno presentato ai carabinieri di Gubbio formale atto di denuncia –querela per tutta una serie di reati, anche gravi, che sarebbero stati commessi in loro danno dalle due novizie, allontanatesi nel giugno del 2008 dal monastero, in concorso con la suora che ne seguiva la preparazione. Le suore erano accompagnate dal loro difensore di fiducia Ubaldo Minelli. Le novizie oramai ex , al secolo soledad dorda perez loza 39enne spagnola, e alicia maria munoz 47enne colombiana, insieme a suor Chiara, al secolo Maria de Jesus Nevarez, 56 anni messicana, avevano sporto denuncia – affidandosi all’avv. Taormina (nella foto) - contro le suore del monastero eugubino per furto di gioielli per un valore di oltre un milione di euro e maltrattamenti vari. Denunce che l’avvocato Minelli ha chiesto di archiviare, in quanto sarebbero infondate ed inverosimili. La storia delle novizie si è intrecciata per oltre tre anni con quella della suore del monastero. Tre anni di convivenza e di quotidianità nei quali la vita tranquilla e ritirata delle clarisse si sarebbe per cosi dire trasformata. Segnali di stranezze ne aveva avuti anche padre Domenico Foderaro , il confessore delle suore, come i frequenti viaggi all’estero delle novizie, ogni volta a spese del monastero. Adesso tutto è in mano alla magistratura che dovrà fare luce sull’intera vicenda. Già da settembre infatti le suore del monastero verranno ascoltate dal giudice Razzi responsabile del procedimento. In una storia destinata, a dispetto dell’ambiente claustrale in cui si è consumata, a riservare ancora colpi di scena e un forte impatto mediatico.