Un incontro con il sindaco prima di una assemblea pubblica tra genitori e docenti per chiedere una riforma "verticale" del sistema scolastico cittadino a Gubbio in controtendenza con quanto attuato dalle precedenti amministrazioni con l'accorpamento delle due scuole medie.
E' quanto chiede con una nota indirizzata al sindaco Stirati, un gruppo di genitori di scolari delle elementari eugubine sulla scorta di una serie di incontri incentrati proprio sulla necessita di applicare anche a Gubbio una riforma gia attuata in comuni limitrofi (Gualdo Tadino) così come nel capoluogo di regione,
"Sono passati nove anni da quando nel 2006 è stata emanata una direttiva europea in merito alla necessità di favorire negli Stati membri un curriculo verticale centrato sulle competenze attraverso l'attuazione degli istituti comprensivi - recita in apertura la nota - Anche il Governo nel settembre 2012 ha sottolineato come gli istituti comprensivi consentano la progettazione di un piano formativo coordinato tra i vari livelli di istruzione, facilitando anche il raccordo con il secondo ciclo di istruzione in un'ottica di efficienza formativa di cui a goderne i benefici sono proprio i nostri figli. La Regione si è allineata verso tale indirizzo, invitando i comuni a favorire l'organizzazione verticale attraverso gli istituti comprensivi. Alcuni territori, anche limitrofi al nostro (Gualdo Tadino, Perugia, ecc), hanno già provveduto a riorganizzare i circoli didattici favorendo la continuità formativa tra scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado con molteplici vantaggi per la formazione e per l'apprendimento nella fascia di età 3 -14 anni".
La lettera dei genitori dei bambini ricorda che "In tal senso si sono espressi favorevolmente anche i tre Circoli didattici di Gubbio che in più occasioni hanno evidenziato i vantaggi di tale scelta: in primis, è possibile costruire un ambiente educativo innovativo e stimolante sotto il profilo pedagogico, organizzativo e professionale, che argina lo sviluppo di fenomeni di dispersione scolastica che si registrano oggi all'interno del secondo ciclo di istruzione. Inoltre, si favorirebbe lo sviluppo di un ambiente di apprendimento, con una particolare attenzione alle relazioni cooperative tra alunni e docenti, attraverso progetti integrati tra i diversi livelli scolastici, dando così continuità al percorso educativo dei nostri figli dall'età che va dai 3 ai 14 anni. Importante aspetto è anche la continuità didattica per i bambini Dsa che potranno avere un percorso costruito e seguito negli anni evolutivi più importanti. Infine, ci sarebbe un miglior presidio del territorio e una valorizzazione dei plessi periferici, soprattutto per un comune esteso come il nostro. Tutto questo rispettando i vincoli di bilancio e la garanzia dei posti di lavoro per tutti gli addetti dei plessi scolastici. Premesso quanto detto ci sembra ormai maturo il tempo di sensibilizzare come genitori su questo tema l'attuale Amministrazione comunale affinché si possa rivedere la scelta fatta dalla precedente amministrazione, di accorpare le due scuole secondarie di primo grado (l'Ottaviano Nelli e la Mastrogiorgio) scelta che, oltre ad essere contraria allo spirito europeo, nazionale e regionale, annullerebbe tutti i vantaggi che gli istituiti comprensivi portano nella crescita formativa ed educativa dei nostri figli".
In conclusione la richiesta circostanziata al sindaco Stirati: "Chiediamo quindi alla nostra Amministrazione comunale di attuare quello che già è stato fatto, con ottimi risultati, in altri comuni della nostra regione: riorganizzare la rete scolastica comunale seguendo il principio della verticalità formativa attraverso gli istituti comprensivi, chiedendo anche un incontro pubblico con tutti i genitori e i rappresentanti dei tre circoli didattici, affinché si possa arrivare presto alla definizione di tale obiettivo, e soprattutto, alla sua realizzazione”.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/07/2015 15:49
Redazione