E' uscito in queste ore a Gubbio un manifesto pubblico a firma del sindaco Orfeo Goracci e della Giunta Comunale dal titolo "Trg e la disinformazione targata Colacem" del quale si dà integrale pubblicazione: seguono in coda le repliche di Colacem e Trg.
«Nostro malgrado, attraverso questa modalità ritorniamo ad informare gli Eugubini su come vanno le cose con certa informazione locale, visto il boicottaggio e l’oscuramento che TRG e la stampa targata Colacem riservano al Sindaco (scelto a stragrande maggioranza dagli Eugubini), alla sua giunta e alla maggioranza che lo sostiene. Un vecchio e saggio adagio popolare dice: “la volpe perde il pelo ma non il vizio”. Colacem, (azienda per la quale pure abbiamo dimostrato doveroso e profondo rispetto quando era nella bufera) e la sua voce (stonata!) TRG, non ci hanno mai digerito. Fino qui ci può stare: ognuno si comporta come meglio crede, sta con chi vuole e contrasta chi non gli aggrada.
Quello che non è accettabile, è usare uno strumento che “parla” tutte le sere a migliaia di concittadini per fare battaglia politica. Di quanto è stata faziosa l’informazione Colacem (non c’è solo TRG ricordiamo anche “Il Giornale dell’Umbria”, “Gubbio 7”, “Porta a Porta”) loro stessi ne hanno preso coscienza, chiudendo giornali e trasmissioni televisive (Piazza Pulita, Pour parler, l’Occhio indiscreto, e periodici come “Porta a Porta”, “Gubbio 7”) e dichiarando di voler iniziare un percorso nuovo, di rispetto per le istituzioni e di equilibrio ed equidistanza sul fronte politico. Ciò significa ammettere che prima non c’era. Il risultato è stato che solo un giornalista non lavora e non gestisce più le trasmissioni a TRG (tra l’altro riconosco che il soggetto in questione è sicuramente sul piano professionale uno dei più bravi, capaci, innovativi) ma… ha perso le elezioni nonostante le rassicurazioni. La sua faziosità senza ritegno faceva danno all’editore, cioè a chi è il “padrone” di TRG e degli altri periodici chiusi.
Da mesi le cose sono rimaste come prima, anzi per diversi aspetti sono peggiorate e citiamo solo alcuni casi emblematici della scorrettezza e per taluni aspetti dell’inqualificabile modo di informare. Si parla di ospedale, di destini futuri dell’immobile di piazza 40 Martiri e il Consiglio Comunale, che dovrà decidere, è ignorato mentre per i rappresentanti delle minoranze (PD, AN, SDI) si hanno a disposizione minuti e mezze ore negli orari di maggior ascolto. Sindaco, Giunta e maggioranza, invece … non esistono.
Noi abbiamo ricevuto decine e decine di lettere anonime calunniose, infamanti, ma, a differenza di altri, non abbiamo fatto denunce… avremmo ingolfato le procure. Quello che sconcerta è che a TRG e dintorni abbiano usato ignobilmente le stesse lettere per realizzare servizi informativi e buttarsi nella mischia della lotta politica nelle forme più squallide.
E’ successo che visitatori ospiti a Gubbio abbiano guardato per curiosità il telegiornale di TRG e si siano chiesti e ci abbiano chiesto se la città dove si trovavano era quella che loro vedevano, tanta era la “negatività” con cui veniva presentata.
Diamo notizia sul record di arrivi e presenze turistiche a Gubbio e a TRG la notizia viene messa in un angolino di pochi secondi. Presentiamo la tappa Civitavecchia – Gubbio, il grande ciclismo che torna con la novità assoluta della tappa della 43esima edizione della Tirreno-Adriatico e la notizia viene data nel 3° blocco del Tg. Altro esempio di oscuramento: convegno a S. Lucia su “Ecumenismo ieri e oggi”, il sindaco è presente, come da invito e interviene ma a Trg non c’è traccia di ciò nemmeno nelle inquadrature. Chissà cosa avranno pensato le decine di persone presenti che magari hanno visto il Tg del 10 marzo 2008? In via dei Consoli si sta realizzando l’opera di riqualificazione più importante della storia moderna di Gubbio, chi ci passa vede quale è il livello di difficoltà e la qualità del lavoro che si sta realizzando, e fra poco si vedrà la sua conclusione. E sul Giornale dell’Umbria, a tutta pagina, che leggiamo?: “Strada deserta e negozi chiusi”! Ma la sintesi della qualità professionale di TRG e della sua non appartenenza politica (dopo questo Emilio Fede non può che impallidire) l’abbiamo avuta con il servizio sul pernottamento a Gubbio di Veltroni. Concittadini, fate un piccolo sforzo di memoria e ricorderete che il 29 febbraio 2008 sono stati capaci di farci vedere la camera da letto di Veltroni, il bagno e il primo piano del secchio della mondezza. Avete mai visto una cosa del genere? Provate ad immaginare se Veltroni avesse visto quel servizio come poteva reagire. Ma non basta, il servizio si chiude con lo slogan “Yes, we can” che è lo slogan del PD e siamo in piena campagna elettorale. Questa è la realtà dell’informazione eugubina, espressione della Colacem. Noi non ci siamo fatti intimidire nei precedenti 7 anni, ancor meno ci faremo intimidire ora. Anche con questo comunicato – manifesto, diciamo ai concittadini che noi possiamo sbagliare, avere ritardi ma tutto quello che facciamo cerchiamo di farlo per Gubbio, a differenza di TRG e di chi ne è padrone che, oltre a fare sempre in primo luogo i propri interessi, non lavora per Gubbio ma CONTRO Sindaco, Giunta e maggioranza! Giochino e modo di fare che gli Eugubini hanno ben capito da tempo!".
Il Sindaco Orfeo Goracci e la Giunta Comunale
Nel pomeriggio di ieri è giunta in redazione una nota di replica a firma del gruppo Colacem, di cui diamo integrale pubblicazione:
"Colacem, chiamata in causa da un manifesto dell’Amministrazione Comunale che critica la gestione dell’emittente TRG, ricorda che in Italia non è stato ancor abolito l’art. 21 della Costituzione, per il quale: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Questo vale per il Sindaco di Gubbio – prosegue la nota - e allo stesso modo per i giornalisti dell’emittente, che hanno il diritto, e anche il dovere professionale, di svolgere il loro lavoro senza condizionamenti da parte di enti pubblici preposti a svolgere soltanto funzioni amministrative e non a pretendere di dettare la linea editoriale alla libera informazione, per di più a spese dei contribuenti. L’azienda conferma la propria fiducia al Direttore e alla redazione e li invita a continuare il loro lavoro con il rigore e la serietà professionale che li hanno sempre caratterizzati, così come gli alti livelli di ascolto raggiunto confermano”.
Nella sezione dei servizi video tg del sito (icona qui a destra) è possibile cliccare per vedere la versione integrale della rubrica TRG PLUS andata in onda ieri sera con la replica al manifesto da parte del direttore responsabile di Trg, Giacomo Marinelli Andreoli.
Colacem spa
Gubbio/Gualdo Tadino
18/03/2008 09:24
Redazione