Diventa vero e proprio caso politico la vicenda dell'appalto del servizio asili nido alla cooperativa laziale e la conseguente proposta di riassunzione del personale della precedente ditta, a condizioni differenti per le operatrici. Vicenda che già venerdì scorso aveva portato ad una manifestazione di piazza promossa dal Pci. Ora la questione "approda" ufficialmente a Palazzo Pretorio con una mozione di "sfiducia" firmata da tre gruppi della minoranza consiliare e rivolta al Sindaco. Firmano i tre consiglieri del Pd (Venerucci, Barilari, Cardile), il centrodestra con Gagliardi e due dei tre consiglieri M5S (Mariucci e Salciarini). All'appello mancano Rughi (M5S) e Zaccagni (gruppo misto).
Nella mozione, specificamente, si contesta la "supremazia della burocrazia a danno degli interessi della collettività. Dall'inizio della consiliatura i livelli di tutela e di salvaguardia dei servizi pubblici sono risultati fortemente compromessi, a causa delle discutibili scelte dell'amministrazione". A Stirati in particolare viene addebitata "superficialità nella gestione pubblica dei bandi per il trasporto scolastico e gli asili nido, abdicando al ruolo di garante e tutore della comunità eugubina". Infine "il ritardo nell'espletamento delle operazioni di gara arreca pregiudizio all'ordinario avvio dei servizi pubblici essenziali".