Gubbio, protesta degli abitanti di Raggio per la situazione del canale di scolo dell'acquedotto

Gubbio beve grazie a Raggio. Questo è l’impianto che raccoglie l’acqua proveniente dai pozzi di Mocaiana e dintorni per poi ridistribuirla all’acquedotto pubblico eugubino. Ma qui da qualche mese si consuma la protesta degli abitanti della zona – cinque famiglie in totale – che denunciano lo stato di fatiscenza del canale di scolo che dall’impianto di Raggio fa defluire le acque per un chilometro circa verso Belardello. Si tratta di acque provenienti dal filtraggio di quelle dei pozzi , teoricamente chiare, di fatto melmose e maleodoranti a causa dell’intasamento del canale dovuto alla presenza più a valle di una condotta secante che impedisce il corretto defluire delle acque. Risultato : gli abitanti qui sono esasperati dal cattivo odore, dalle zanzare, dalle nutrie e dai topi che scorrazzano ovunque danneggiando anche i raccolti. C’è di più. Le analisi condotte dall’Arpa sui fanghi del canale hanno rivelato la presenza di idrocarburi, fatto che ha convinto il Comune a convocare un summit con Umbra Acque, Comunità Montana e Provincia per decidere il da farsi vista la presenza in loco dei pozzi di approvvigionamento idrico della città. “ Per i pozzi non c’è pericolo – rassicura l’assessore Di Benedetto – l’acqua del canale non refluisce all’interno degli stessi, ma è certo che la situazione va sanata “. Pronti 30 mila euro per ripulire il canale con incarico affidato alla Comunità Montana, che dovrà anche verificare se ci sono scarichi abusivi nel canale, ma resta il dilemma di chi in futuro dovrà pensare alla manutenzione. Quanto all’emergenza idrica Raggio ancora riesce a rispondere alle necessità degli eugubini malgrado il periodo di secca: da qui giornalmente partono anche autobotti che vanno a rifornire le zone non raggiunte dall’acquedotto pubblico. Per loro necessiterebbe una strada più agevole per raggiungere gli impianti di carico: quella attuale, non asfaltata, è stata praticamente ridotta ad uno slalom tra buche, altra tegola per i residenti della zona