Gubbio: scoperta una necropoli con urne cinerarie

Una necropoli di eta' protovillanoviana (XI-X secolo a.C.) e' venuta alla luce a Gubbio durante i lavori di ripavimentazione della via dei Consoli. La Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria ha spiegato in un comunicato che si tratta di sepolture in cinerari biconici coperti da coperchio a ciotola. I vasi finora recuperati sono trenta, per lo piu' interi, seppure schiacciati dal peso della terra. I recipienti sono d'impasto bruno, liscio, non tornito; alcuni presentano una decorazione con motivi a solcature lineari e oblique. All'interno sono conservate le ceneri del defunto. Il coperchio e' costituito da una ciotola carenata rovesciata con ansa. Erano deposti in una bassa fossa, scavata nel terreno breccioso. L'area occupata dalle sepolture e' piuttosto limitata, circa 12 metri quadrati e si inoltra al di sotto delle abitazioni. Il rinvenimento viene ritenuto di estrema importanza per la conoscenza del centro umbro. E' collocabile nell'eta' protovillanoviana e in connessione con le fasi piu' antiche della citta' che in questo periodo sono rappresentate dai due nuclei insediativi presso il Vescovado e Sant'Agostino. Solo lo studio dei cinerari, dopo il restauro, potra' tuttavia fornire - e' detto ancora nel comunicato - ulteriori dati ed un inquadramento cronologico piu' preciso.