Gubbio si accende…sempre meno!

Luminarie di serie B per il centro storico di Gubbio nel periodo natalizio a causa della scarsa partecipazione dei commercianti. L’organizzazione è affidata al gruppo di lavoro “Gubbio si accende” che sperava di raccogliere più adesioni del passato ma così non è stato: delle 300 attività tra commercianti, artigiani e liberi professionisti che operano nel cuore della città, soltanto 130 hanno versato la quota di 110 euro più Iva. Ben 10 operatori in meno dell’anno scorso. Raccolti così soli 14.300 euro; gruzzolo non certo sufficiente per luminarie stile Londra o New York. Infatti, probabilmente, non sarà possibile illuminare tutte le vie della città: per il momento si darà la precedenza a quelle che hanno visto una partecipazione più massiccia da parte degli operatori, poi, se avanzerà qualcosa, si cercherà di accendere anche altre vie. Che altrimenti dovranno restare al buio come via Piccardi e via Mazzatinti, la parte alta di Corso Garibaldi e addirittura Piazza Quaranta Martiri. Domani pomeriggio intanto il comitato farà un sopralluogo insieme alla ditta che si occuperà della fornitura e dell’installazione delle luminarie si verificheranno i costi e quindi di conseguenza si capirà quante e quali vie del centro storico potranno essere illuminate. Per risparmiare, “Gubbio si accende” ha optato per le luci a led che consumano poco e soprattutto inquinano meno. Anche il Comune poi contribuirà economicamente alle spese. Per gli eventi, il calendario non è stato ancora stilato ma sono in programma concerti, presentazioni di libri e iniziative di volontariato. E’ tutto da vedere ma “Gubbio si accende”, non avendo risorse, potrà solo appoggiare iniziative promosse da enti ed associazioni del territorio.