Gubbio: straordinaria partecipazione per l'ultimo saluto al maestro "Pacio"

Solenne e commosso è il tributo che la comunità eugubina ha riservato al maestro Pietrangelo Farneti, per tutti “Pacio”, scomparso nel pomeriggio di martedì: grandissima partecipazione alle esequie funebri alla chiesa di San Giovanni, officiate dal Vescovo di Gubbio, Ceccobelli, affiancato dal cappellano della Famiglia dei Santantoniari, don Benito Cattaneo. La salma è stata condotta a spalla dalla chiesa dei Neri - dove era stata allestita la camera ardente - alla chiesa di San Giovanni (vedi foto) dove sia il prèsule che lo stesso cappellano hanno ricordato la figura del maestro Farneti, sottolineandone l’indole, la sensibilità e il profondo attaccamento alla città e alle sue tradizioni. Non sono mancati alla fine i ricordi, tracciati tra gli altri, per il senato del cero di S.Antonio, da Gianfrancesco Chiocci, per la Famiglia dei santantoniari, dal presidente Alfredo Minelli e per il Maggio eugubino dal presidente Lucio Lupini. Un esempio e un personaggio che lascerà un segno indelebile – è stato detto da tutti, con riferimento alle tantissime iniziative promosse e caldeggiate da Farneti, tra le quali la creazione dell’Albero di Natale più grande del mondo. E proprio in serata il comitato di alberaioli, a sorpresa, ha voluto omaggiare la memoria di Pietrangelo Farneti accendendo eccezionalmente la splendida luminaria sul monte Ingino – che dal 10 gennaio scorso si era spenta ed era in via di smantellamento: una luce dai molteplici significati per ricordare uno degli ideatori e artefici dell’Albero 30 anni fa. Particolare anche l’uscita del feretro dalla chiesa, accompagnata dalle note di "Tazzillari", la pucciniana "Nessun dorma" e "Primavera" (Lo studente passa), motivi cui il maestro era intimamente legato.