Gubbio si è svegliata stamani con manifesti affissi in giro per la città che gridano un secco no all'ampliamento della discarica.
Nei giorni prepasquali il clima infatti è tutto meno che disteso e si scalda sull'ipotesi di chiedere alla Regione un maggior conferimento dei rifiuti a Colognola. Due passi indietro per capire. La discarica eugubina ha più pochi mesi di vita: nel 2018 terminerà la sua capienza massima e dovrà essere chiusa. Una discarica tuttavia, per legge, non si chiude e basta: il proprietario, nella fattispecie il Comune di Gubbio, ha l'onere di bonificarla e gestirne per almeno 30 anni il post mortem, assicurando monitoraggio e corretto smaltimento di biogas e percolato. Tradotto: un costo di 3 milioni di euro subito , a cui aggiungere una quota variabile di minor impatto ( circa 200 mila euro ) per i successivi anni di gestione del post mortem.
Questi soldi nelle casse del Comune non ci sono, visto che nessuno ha mai pensato, negli anni in cui la discarica introitava denaro dallo smaltimento dei rifiuti , di accantonare la quota parte della futura bonifica. La giunta Stirati si è trovata la patata bollente sul tavolo al momento dell'insedimento ed ha provato a gestirla, ma ad oggi ha accantonato non più di 200 mila euro. Da qui la proposta della giunta, accolta dai gruppi di maggioranza e tradotta in un documento che verrà discusso in commissione consiliare comunale il prossimo 18 aprile e presumibilmente in consiglio comunale il 27 del mese, in cui si dà mandato alla giunta di esplorare presso la Regione la possibilità di ampliare la discarica di Colognola, farla entrare nel piano regionale dei rifiuti e rinviarne la sua chiusura. Due i motivi: uno, introitando rifiuti, si avrebbero degli utili provenienti dal conferimento che potrebbero essere accantonati per il post mortem; due, l'ampliamento di Colognola scongiurerebbe l'incenerimento di rifiuti che , secondo i gruppi di maggioranza, sarebbe inevitabile e coinvolgerebbe anche Gubbio nel momento in cui fossero sature tutte le discariche regionali.
La questione è spinosa ed ha sollevato le opposizioni : Pd , Rifondazione, Destra eugubina e Impegno per Gubbio hanno chiesto un'audizione presso la prima e seconda commissione consiliare della Regione per esprimere le proprie preoccupazioni sull'ampliamento e capire quali siano le intenzioni della giunta regionale. I 5 stelle si dissociano dal documento, non perchè non ne condivano la sostanza, ma perchè era indispensabile a loro giudizio, che fosse richiesta la presenza dell'assessore regionale Fernanda Cecchini . I pentastellati dicono chiaramente che Colognola è pericolosa per le infiltrazioni individuate da Arpa che giungono fino alle falde acquifere. Dunque va chiusa .
Resta però il nodo dei soldi : dove trovarli?
Gubbio/Gualdo Tadino
14/04/2017 08:37
Redazione