Gubbio: traffico rifiuti, altro sequestro dell'impianto di Ponte d'Assi

I carabinieri del Noe hanno nuovamente posto i sigilli ad una parte dell' impianto del centro di rottamazione di Ponte d' Assi di Gubbio i cui titolari, Italo Ciliegi ed il figlio Luca, erano stati arrestati ieri per traffico illecito di rifiuti ed altri reati. L' impianto era stato sottoposto a sequestro gia' nel marzo del 2007. Provvedimento poi revocato e successivamente riconfermato almeno per alcune lavorazioni non ritenute a norma. Sempre ieri i carabinieri hanno sequestrato una copiosa documentazione negli uffici dell' azienda. Quando i controlli erano ormai conclusi all' impianto si e' presentato un camion con un carico di rottami ferrosi proveniente dalla zona di Assisi. I carabinieri hanno appurato che i documenti del trasporto non erano regolari per cui hanno sequestrato anche il veicolo e denunciato il conducente ed il proprietario del mezzo per raccolta e trasporto di questi materiali non autorizzati. Le indagini del Noe, coordinate dal pm della procura della repubblica presso il tribunale del capoluogo umbro Antonella Duchini, proseguono anche sulla base della nuova documentazione acquisita. Italo Ciliegi, di 79 anni, e' agli arresti domiciliari, mentre il figlio Luca, di 41, e' in carcere. Il giro d'affari della loro azienda e' stato stimato dagli inquirenti in circa un milione e mezzo di euro per la raccolta ed il trattamento illecito di circa 1.500 tonnellate di rifiuti, costituiti principalmente da autovetture da demolire, bombole, oli ed altri materiali provenienti soprattutto dal comprensorio Eugubino-gualdese e Tifernate. I due sono accusati anche di ripetuta violazione dei sigilli, di utilizzo ripetuto di manodopera straniera non in regola, per l'inquinamento del terreno e dei corsi d'acqua con residui oleosi, il mancato rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e per l'interramento di rifiuti su un'area pubblica adiacente.