Una mattinata intera di lavori consiliari e sette votazioni per un nulla di fatto. A Gubbio la massima assise cittadina avrebbe dovuto eleggere stamani il secondo vice presidente che va a sostituire il dimissionario Nicola Aloia. Se Giuseppe Brunelli dei Socialisti è uno dei vice , espressione della maggioranza, la prassi e non lo statuto consiglia che il secondo sia un volto delle minoranze, per un esercizio più compiuto del fare democratico. Ma la democrazia di fatto stamani è inciampata nel macchinoso marchingegno del consiglio comunale eugubino, che si riunisce spessissimo per altrettanto spesso rinviare piuttosto che decidere. E’ così che stamani, dopo sette votazioni, dal “fantasioso” cilindro consiliare non è uscito alcun nome utile a cui assegnare la carica vacante e il presidente Pecci ha rinviato il tutto alla prossima seduta . Come da copione.
I nomi che si contendono il ruolo sono: Luigi Girlanda del Pdl, intorno al quale si sono unite le diverse anime delle minoranze, da “Gubbio comunista resiste” (che ha rinunciato ad esprimere un suo candidato) fino al Pdl stesso, passando per l’Udc e le liste civiche, e Pasquale Di Bacco, autocandidato che ha trovato l’interesse della maggioranza . Dalla quinta votazione in poi servivano a Girlanda 13 voti per sedere sullo scranno più alto, ma si è fermato sempre a 11, raccogliendo presumibilmente , visto che il voto è segreto, i 10 voti disponibili delle minoranze e uno dalla maggioranza . Di Bacco si è assestato sugli 8 fino a 10 voti nell’ultima tornata, attirando, anche qui presumibilmente, su di sé la preferenza della maggioranza. Un gioco delle parti che è proseguito così per tutta la mattina, con la minoranza che ha accusato la maggioranza di essere scorretta perché di fatto non stava facendo convergere i voti sul candidato scelto dalle opposizioni e la maggioranza che, da parte sua, chiedeva alle minoranze di trovare l’accordo su un solo candidato. Votazioni, sospensioni, conciliaboli per oltre due ore alla ricerca di una quadratura del cerchio che alla fine non c’è stata : la politica, madre della mediazione, ha fallito il colpo e l’assise ha rinviato il voto ad altra data, sperando in un accordo tra le parti .
Questi i voti riportati nelle sette votazioni :
1 votazione : Aloia 1, Girlanda 8, Pierotti 2, Di Bacco 2, bianche 6
2 votazione: Vantaggi 3, Cernicchi 1, Di Bacco 2 , Girlanda 9, bianche 5
3 votazione: Pecci 1, Girlanda 12, Di Bacco 5, Vantaggi 1, bianche 3
4 votazione: Girlanda 11, Di Bacco 7, Guerrini 1, Martinelli 1, bianche 2
5 votazione: Girlanda 11, Di Bacco 8, Menichetti 1, Mertinelli 1, bianche 1
6 votazione: Girlanda 11, Di Bacco 9, Martinelli 2
7 votazione: Girlanda 10, Di Bacco 10, Martinelli 2, bianche 1
Gubbio/Gualdo Tadino
19/11/2012 14:43
Redazione