"Come comunisti, iscritti al PRC Circolo Lenin di Gubbio, manifestiamo lo sconcerto più profondo e tutta l’indignazione possibile per l’esclusione di una rappresentanza, espressione del Circolo, al Congresso nazionale che si terrà a Perugia dal 6 all’8 dicembre".
Si apre così una nota al vetriolo diramata dal Circolo "Lenin" di Gubbio nei confronti del Prc regionale e provinciale, che non hanno scelto alcun rappresentante eugubino del circolo per il prossimo appuntamento nazionale di scena a Perugia.
"Una decisione adottata nel più profondo spregio, e persino con evidenti elementi di provocazione - recita ancora la nota - verso una realtà , quella eugubina, che al Partito ha dato tanto in termini di voti, tesseramento, impegno istituzionale e generosa militanza ( si guardino i dati dei vari tesseramenti dal 1991 al 2012 ) . Una decisione assurda, partorita nel segreto delle stanze delle Commissione congressuali, senza nemmeno un momento di confronto e mediazione. Un atto gravissimo, che non potrà che lasciare strascichi, dal momento che si configura, ormai, come irrimediabile e che è in palese contraddizione con i criteri stessi per la scelta dei delegati illustrati alla platea congressuale: se infatti questi criteri sono stati concepiti attorno ad alcuni principi come l’impegno istituzionale, la militanza, l’impegno sul territorio , ben altro avrebbe dovuto essere il trattamento riservato a una realtà come quella di Gubbio, che quei criteri soddisfaceva e soddisfa in pieno".
Vecchie ruggini gravano sui rapporti tra il circolo rifondarolo di Gubbio e i vertici perugini, come spiega nel proseguo la nota:
"Al Congresso del Circolo - prosegue la nota - avevamo votato all’unanimità un Documento in cui, ripercorrendo le tappe del commissariamento e dell’attacco politico sferrato al Circolo Lenin, chiedevamo ufficialmente le scuse del Partito nazionale, regionale e provinciale per il trattamento riservatoci nel 2011 / 2012, in un clima che definire pesante e snervante è un puro eufemismo. Quel documento non solo era oltremodo appropriato e pertinente, ma è anche, profondamente, attuale dopo gli eventi di sabato scorso : quello che è successo è di una gravità tale per cui le scuse sono il minimo che si può chiedere. Lo scollamento esistente nel Partito è ormai evidente.
Anche per queste decisioni, tra l’altro, sulle quali il nostro voto è stato ovviamente negativo, abbiamo deciso, sabato 30, di non partecipare alle votazioni per il Segretario provinciale e intendiamo non assumere , almeno per il momento, salvo indicazioni diverse provenienti dal corpo dei militanti, eventuali impegni diretti in nessuna Segreteria".
Gubbio/Gualdo Tadino
03/12/2013 10:32
Redazione