I sindaci di Umbria e Marche a favore dei lavoratori Indesit

Erano 31 i sindaci delle città a cavallo tra Umbria e Marche che si sono incontrati assieme alle RSU dei lavoratori degli stabilimenti INDESIT di Melano e Albacina; tutti inaieme per dire no al piano dell'azienda che vedrebbe il trasferimento della produzione all'eatsero con la perdita di 1400 posti di lavoro. Assieme alle segretrie di FIM, FIOM e UILM di Ancona si è sottoscritto un documento sottosacritto da tutti I 31 sindaci che recita come “i Sindaci si impegnano a sostenere ogni iniziativa di lotta promossa dalle Organizzazioni sindacali locali e dalle Rsu degli stabilimenti. Inoltre i Sindaci si adopereranno ad utilizzare tutti i canali istituzionali e politici per contrastare il piano, con l'obiettivo di convincere il Gruppo Indesit e la famiglia Merloni a rivedere i propri progetti, a ritrovare nel proprio essere una grande azienda italiana, che all’Italia deve le sue origini e il suo successo, le ragioni per modificare le proprie scelte industriali, continuando ad investire nel nostro territorio, per il futuro dell'industria marchigiana e per un lavoro stabile, qualificato e radicato nel territorio.” Il documento recita ancora: “Riteniamo che la fase economica e la caratteristicha del territoro aggrava il processo di desertificazione industriale. Le RSU, le OO.SS. ed i Sindaci, per tutte queste ragioni non possono né condividere né accettare l’ipotesi di delocalizzazione produttiva e di ridimensionamento industriale e occupazionale avanzata da Indesit.”