L'agenzia ferroviaria umbra non ripartirà. Salta infatti anche la data presunta del 24 settembre, sperata dall'assessorato competente Giuseppe Chianella, a causa di ulteriori documenti relativi alla gestione dell'infrastruttura soprattutto in caso di emergenza richiesti dall'Agenzia nazionale per la sicurezza nazionale. Il problema centrale, però, è che dell'incontro che ci sarebbe dovuto essere con i vertici dell'Agenzia non c'è stata nemmeno la convocazione. Al momento, in attesa del passaggio alle Ferrovie di Stato, il gestore della Ferrovia è Umbria Mobilità e sia a lui che alla Regione interessa mettere per iscritto, durante il confronto che avverrà, alcune prescrizioni volte a garantire la massima sicurezza. D'altronde la mancata inaugurazione prima e l'attuale silenzio sulla riapertura ora, hanno riacceso le polemiche sia dei pendolari che dell'opposizione, con il consigliere regionale di Fratelli d'Italia e il portavoce del centro destra Marco Squarta che vogliono fare massima chiarezza con la Regione sia perché in questa pratica sono stati investiti milioni di euro pubblici, sia perché è una questione che interessa migliaia di pendolari che ogni giorno viaggiano sulla tratta che collega Sansepolcro a Terni via Perugia. “Perché se realmente ci sono tutte le autorizzazioni, i treni non partono?”, tuona Squarta che vuol sapere se “ l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie ha riscontrato problemi, se ci sono questioni tecniche irrisolte o forse legate alla sicurezza dei viaggiatori. Auspica di sapere come stanno le cose ma anche di conoscere, dall'assessore e dal dirigente convocati in audizione, i motivi per i quali non è stato concesso il via libera. Non vorrei – conclude l'esponente del centrodestra umbro- che da parte dell'esecutivo regionale ci fose un tentativo di minimizzare sulle reali ragioni, con i il rischio che i tempi di risoluzione annunciati si dilatino a discapito dei viaggiatori.”