Ici, non solo dibattito elettorale: ecco quanto si paga nei Comuni dell'eugubino-gualdese

Quello dell’Ici sembra essere divenuto ormai l’argomento del giorno. E mentre le dichiarazioni del Premier Berlusconi sulla possibilità di abolire l’imposta sulla casa dividono politici e cittadini, Comuni più o meno grandi d’Italia cominciano già a fare i loro calcoli, visto e considerato che dall’Ici, l’Imposta Comunale sugli Immobili, proviene circa il 30% delle entrate complessive degli enti locali. Nel comprensorio eugubino – gualdese i Comuni non hanno in genere deliberato aumenti sulle aliquote. In linea di massima stabili, se non soggette a lievi variazioni, come nel caso del comune di Fossato di Vico, dove l’aliquota sulla prima casa è passata dal 5 al 4,5, a fronte di quella ordinaria, aumentata invece di mezzo punto (dal 5 al 5,5 per mille). Per il resto le aliquote 2006 sono ferme a quelle del 2005: a Gubbio resta al 7 per mille quella ordinaria e al 5 per mille quella sull’abitazione principale. Stesse aliquote anche a Gualdo Tadino, mentre a Sigillo il comune ha confermato il 5,75 per mille sulla prima casa e il 7 su altri immobili ed aree edificabili. Nel comune di Scheggia e Pascelupo la tassa sulla prima casa ammonta invece al 5,5 per mille, mentre l’imposta ordinaria resta al 7 per mille. Il solo Comune del comprensorio dove invece la tassa rimane unica è quello di Costacciaro: qui sia che si tratti di prima o di seconda casa l’aliquotà è sempre, così come lo scorso anno, fissa al 6,5 per mille. Il comune che ha incassato di più dall’ici è invece, ovviamente, il più grande anche per estensione territoriale. Gubbio guida infatti la classifica con oltre 5 milioni di euro incassati nel 2005, seguito dal comune di Gualdo Tadino, dove l’imposta comunale sugli immobili ha rimpinguato le casse comunali con oltre 2 milioni di euro. Terzo Fossato di Vico, dove l’ici ha fruttato al comune circa 420 mila euro. Ampiamente sotto il milione di euro anche gli altri comuni della fascia, in una graduatoria guidata dal comune di Sigillo. Nel piccolo centro dell’Appennino umbro le entrate provenienti dall’imposta sugli immobili hanno sfiorato i 340 mila euro, mentre il comune di Costacciaro ha incassato 158 mila euro. Ancora da stimare invece il dato relativo al comune di Scheggia.