Una manifestazione nata quattro anni fa da un’idea del G.A.A.U.M., sede di Gualdo Tadino, che intreccia cultura, storia e scienza, per ricordare come l’acqua sia non solo una risorsa essenziale, ma anche un patrimonio da tutelare. Da allora il Festival dell’Acqua è cresciuto, diventando una manifestazione in grado di fare rete tra associazioni del territorio e con relatori di spessore nazionale. Negli anni ha proposto convegni, estemporanee di pittura, mostre fotografiche, concerti, presentazioni di libri e passeggiate, trasformandosi anche in un’occasione per conoscere e promuovere la città. L’edizione 2025, in programma domenica 14 settembre, manterrà questa filosofia, offrendo appuntamenti di approfondimento sia scientifico che storico. Tra le iniziative in programma quest’anno c’è la visita, su prenotazione, alla storica sorgente Scirca di Costacciaro, organizzata in collaborazione con Umbra Acque e guidata da Fabio Ippoliti. Un “archeo-trekking” con partenza da Gualdo Tadino alle 8,20 dal parcheggio Coop, con la visita che sarà dalle 9 alle 11,30. L’acquedotto di Villa Scirca è un’opera che si iniziò a progettare nel 1927 per portare l’acqua potabile sino all’acropoli di Perugia, che in quei tempi soffriva di emergenza idrica. Dato il dislivello favorevole (591 m a Villa Scirca, 490 m a Porta Sole, il punto più elevato di Perugia), l’intero tragitto poté essere completato senza l’utilizzo di pompe ma usando esclusivamente la gravità. Il cuore del festival sarà il convegno “Storie di Terra e Acqua” che si terrà nel pomeriggio, a partire dalle 16, alla Rocca Flea. Qui, dopo i saluti istituzionali e del vice direttore nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, Vincenzo Moroni, si alterneranno interventi che toccheranno la dimensione storica, archeologica e geopolitica, coordinati da Sebastien Mattioli del GAAUM Gualdo Tadino. La dottoressa Barbara Venanti, della Direzione Gruppi Archeologici d’Italia, affronterà il tema dell’acquedotto medievale di Perugia, mentre la professoressa Maria Angela Testa condurrà un excursus geo-archeologico sull’importanza dell’acqua nell’Appennino gualdese, accompagnato dalle parole di San Francesco: “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”. Spazio anche a un’analisi dei conflitti legati all’acqua, oggi come in passato. A parlarne sarà Giovanni Riccardo Baldelli, docente del Master in Storia Militare Contemporanea e Terrorismo Internazionale dell’Università Unicusano di Roma, con una riflessione su “L’acqua: fonte di contrasto e di lotte. Le guerre dell’acqua attuali e nella storia”. Il Festival dell’Acqua, promosso dal GAAUM Gualdo Tadino, è un evento annuale e gratuito, realizzato con il patrocinio del Polo Museale di Gualdo Tadino, del Comune di Gualdo Tadino, dei Gruppi Archeologici d’Italia – Comitato Regionale Umbro Marchigiano, in collaborazione con Edizioni Nisroch e Umbra Acque.

Gubbio/Gualdo Tadino
04/09/2025 07:27
Redazione