Il Comitato Inceneritori Zero di nuovo all'attacco

"Secondo il Presidente Gesenu Graziano Antonielli l’Umbria oltre a vantare vini, olio, lenticchie, zafferano, da oggi può vantare anche i pannolini DOC. Secondo noi invece questo pensiero, come al solito, serve solo per indorare la pillola e convincere l’opinione pubblica della necessità di incenerire piuttosto che riciclare." Questo quanto si legge in un comunicato diffuso dal Comitato Inceneritori ZERO. “I pannolini monouso vengono oggi riciclati con nuove tecniche come tutti gli altri materiali plastici e reimmessi nel mercato. Il Centro Riciclo Vedelago (TV) ad esempio, produce con i pannolini una sabbia sintetica utilizzata in edilizia, che viene venduta anche all’estero – puntualizzano gli esponenti del movimento.- La maggior parte dei rifiuti oggi prodotti possono essere riciclati; nella nostra regione vivono 800.000 persone, appena qualche quartiere di Napoli. Portare a riferimento l’emergenza campana come ha fatto il Presidente Antonielli è fuori luogo .La quantità di materiale riciclabile (metallo, plastica, carta, vetro ecc.) prodotto in Umbria potrebbe essere trasformato da industrie specializzate, creando nuovi posti di lavoro. Tutta la comunità scientifica è concorde nel sostenere che il sistema per risolvere il problema rifiuti è il loro riciclo. La quantità di energia prodotta dall’incenerimento è esigua rispetto a quella risparmiata con il riciclaggio. Lo stesso Antonielli – conclude il comunicato del Comitato Inceneritori Zero - nella sua intervista sostiene che preferirebbe che questo impianto “non fosse localizzato in pieno centro abitato”, questo significa che il Presidente della GESENU conosce perfettamente i rischi per la salute derivanti dall’incenerimento.”