Il rientro a casa dell'ex sindaco Goracci: su www.trgmedia.it il servizio con le immagini

Dimagrito, provato da 38 giorni di carcere Orfeo Goracci è tornato a casa a Gubbio in via Madonna di Mezzopiano n. 12 (nella foto, tratta dalle immagini di TRG, mentre rientra nella sua abitazione ieri nel primissimo pomeriggio). Accompagnato dalla moglie Laura ha varcato il cancello d’ingresso dell’abitazione; un breve cenno di saluto ai giornalisti, un “buon lavoro” e poi è entrato in casa. Il Gip Carla Giangamboni, su parere contrario della Procura, ha concesso gli arresti domiciliari, ritenendo attenuate le esigenze di custodia cautelare in carcere, dove si trovava dal 14 febbraio scorso con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a una serie di reati. Goracci, che era stato interrogato la prima volta il 16 febbraio scorso e che era tornato a parlare davanti ai giudici del Riesame il 28 febbraio, si era visti negati i domiciliari per pericolo di inquinamento di prove. Pericolo che la difesa, curata dagli avvocati Marco Marchetti e Franco Libori, ha voluto smontare lavorando sui due presunti casi di inquinamento probatorio che venivano contestati a Goracci. Il primo le carte che, su richiesta dell’ex sindaco, il dirigente comunale Lucia Cecili aveva prelevato dagli uffici comunali, consegnato a Lucio Panfili per farli arrivare a Goracci, “appunti e non documenti“ aveva sostenuto la difesa - utili per sostenere un’intervista in dicembre proprio con la nostra emittente TRG. L’altro, il colloquio con una religiosa di Gubbio per conoscere data e ora dell’arresto, ritenuto dalla Procura prova di capacità di inquinamento e tradotto in realtà dalla difesa in una comprensibile apprensione di padre che vuole difendere la sensibilità della propria figlia e non farla trovare in casa al momento di un arresto da giorni sussurrato in città. "Crediamo che siano state riconosciute la Gip le condizioni che da parte nostra erano chiare, di non sussistenza dei rischi di inquinamento probatorio da parte dell'indagato - ha spiegato ai microfoni di TRG, il legale di Goracci, avv. Marco Marchetti. Restano invece in carcere Maria Cristina Ercoli e Graziano Cappannelli. Per quest’ultimo l’avvocato Luigi Santioni ha presentato oggi istanza di revoca della custodia cautelare in carcere.