L'aumento del costo delle materie prime e il blocco alla cessione del credito rischiano di fermare i cantieri e un intero settore, quello delle costruzioni, il cui ruolo è stato determinante nella ripresa economica del 2021 facendo balzare il PIL dell'Umbria del 6% (a livello nazionale rimbalzo del 30%). A dirlo l'indagine di CNA - Cresme presentata a Perugia alla presenza della governatrice dell'Umbria Donatella Tesei, del segretario nazionale della CNA Sergio Silvestrini, del presidente di CNA regionale Michele Carloni, del presidente di CNA Costruzioni Emanuele Bertini e del direttore del CRESME Lorenzo Bellicini. Il report, è stato sottolineato, certifica il contributo che il settore delle costruzioni ha portato alla crescita economica dell’Umbria lo scorso anno del valore di 3,5 miliardi di euro, di cui 2,3 relativi a interventi straordinari di manutenzione e recupero edilizio, 640 milioni legati a opere di manutenzione ordinaria e 524 milioni riferiti a nuove costruzioni. Numeri che hanno fatto crescere gli investimenti nel settore del 23% e che oggi rischiano di subire lo stop. Le detrazioni fiscali previste sui lavori hanno attivato investimenti per circa 1 miliardo du euro. Di questi 200 milioni sono relativi al superbonus, il resto a bonus minori. Di tali misure ha beneficiato il mercato immobiliare che rispetto al 2019 ha registrato un aumento delle compravendite del 28%. Un'ulteriore spinta per il settore grazie alla ricostruzione post sisma, pubblica, ma soprattutto privata dove il totale degli interventi è salito a 7mila cantieri per un valore di 2,2 miliardi di euro. In tale quadro però le criticità rischiano di soffocare la fioritura delle costruzioni. Oltre a quella dei rincari e del bloco della cessione del credito anche il fatto che le risorse ingenti che stanno arrivando nel Cuore Verde dal PNRR non si sono ancora tradotte tutte in appalti pubblici. In questo frangente per i relatori c'è bisogno di una pubblica amministrazione efficace ed efficiente, in grado di ridurre al massimo i tempi tra le fasi di programmazione, progettazione e realizzazione delle opere pubbliche. La crisi demografica gioca la sua parte con la contrazione della popolazione residente di oltre 30mila abitanti. "Per dare continuità all’andamento positivo delle costruzioni migliorando l’efficienza del nostro patrimonio immobiliare" dicono da CNA "siamo disponibili a partecipare a un tavolo per mettere ordine e ridisegnare il sistema degli incentivi. Ma in questa fase la priorità è permettere alle nostre imprese di recuperare i quattrini che hanno anticipato per conto dello Stato ai clienti praticando lo sconto in fattura”.