In manette a Roma Giovanni Miceli, accusato di aver ucciso la moglie a Foligno

Alla fine di oltre un mese e mezzo di latitanza Giovanni Miceli, 67enne accusato della morte della moglie ucraina di 62 anni, Olga Dunina è stato tradito da un tentativo di prelievo in un ufficio postale romano. I carabinieri dopo averlo rintracciato lo hanno arrestato ieri sera in un appartamento di piazza Navona, dove era ospite di una coppia di anziani suoi amici ignari del fatto che fosse ricercato per l'omicidio della donna che aveva sposato da circa un anno, il cui cadavere avvolto in teli di plastica, coperte ed in uno scatolone e gettato lungo il tracciato della ferrovia a Spello in via Pasciana era stato rinvenuto lo scorso 17 giugno. I militari del nucleo investigativo del reparto operativo di Perugia, insieme ai colleghi della compagnia di Foligno guidati dal capitano Andrea Mattei avevano da subito indirizzato le loro ricerche verso la capitale, coordinati dal pm Mario Formisano della Procura di Perugia. E dopo oltre un mese e mezzo mese di latitanza l’uomo -grazie ad indagini serrate- è stato individuato e tratto in arresto. Miceli è finito in manette a Roma ieri sera alle 19.30 davanti agli occhi increduli della coppia di 70enne che lo ospitava da un mese e mezzo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri era fuggito da Foligno al momento del ritrovamento del corpo e dopo aver vagato per due giorni nella capitale aveva chiesto ospitalità nella casa degli amici dicendo di essere in attesa della chiamata per un intervento chirurgico. I carabinieri tenevano sotto osservazione i movimenti relativi al versamento e al ritiro della pensione, e la svolta è avvenuta quando i militari hanno identificato con le telecamere una donna andata a ritirare presso un ufficio postale la mensilità su incarico del latitante: si tratta della colf della coppia, una figura conosciuta nel quartiere e presto rintracciata dai militari che bussando alla porta dell'appartamento di piazza Navona hanno chiesto in borghese dell'uomo. Miceli non ha opposto resistenza all'arresto e da Roma è stato subito portato a Perugia, dove in queste ore si trova recluso al carcere di Capanne. Si svolgerà presumibilmente lunedì davanti al Gip Avenoso l'udienza di convalida dell'arresto dell'uomo che al momento dell'arresto ha ammesso di attendere l'arrivo dei Carabinieri