I principi della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità racchiusi in un fumetto, dal titolo "L'importante è vincere... insieme", per raggiungere anche i più giovani, attraverso la scuola, lo sport e la rete sociale, al fine di sensibilizzarli verso l'accoglienza di tutti. Un fumetto dedicato a ragazzi e ragazze "perché possano sentirsi partecipi e corresponsabili della loro realtà" e presentato a Perugia, la ministra per la disabilità, Alessandra Locatelli, dalla presidente dell'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, Paola Fioroni e dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. "Il fumetto - ha spiegato la ministra -, porta nelle scuole i temi dell'inclusione e, attraverso un linguaggio semplice e diretto, che arriva ai giovani e in maniera immediata a tutte le persone, racconta i principi della Convenzione a partire dall'accessibilità universale e dal diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica, tema che si lega al primo 'G7 Inclusione e Disabilità', che si terrà in Umbria dal 14 al 16 ottobre, e alla stessa riforma sulla disabilità che stiamo attuando". La campagna è stata realizzata dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica e dall'Osservatorio regionale dell'Umbria sulla condizione delle persone con disabilità mentre i disegni sono di Tommaso Cordelli. Locatelli ha annunciato che nel corso del G7 "verrà consegnato ai ministri un cofanetto con il fumetto e con le cartoline che rappresentano i diversi pannelli, per divulgare questo nuovo metodo di comunicare che arriva direttamente alle nuove generazioni e può favorire quel cambio di approccio e prospettiva sulla disabilità". "Verranno realizzati dei pannelli - ha spiegato - che saranno esposti al Castello di Solfagnano, sede della giornata preparatoria e della ministeriale, e in altre diverse occasioni. Una di questa è la Giornata internazionale sui diritti delle persone con disabilità, che si celebra ogni anno il 3 dicembre. I pannelli saranno esposti all'Onu perché sono convinta che anche questo sia un segnale importante da dare attraverso le Nazioni Unite dove è stata firmata la Convenzione. Dobbiamo parlare a tutti, a partire dai più giovani, e non possiamo che farlo attraverso i più giovani. Dobbiamo continuare a lavorare insieme, senza lasciare indietro nessuno, per rendere più forti le nostre comunità e tutto il Paese".