Incendio a Belladanza: alza la voce il Comitato di residenti

"E' successo ancora, dopo un' anno e 15 giorni, Belladanza è andata di nuovo in fiamme!". Esordisce così una nota a firma di Silvia Bianchi, portavoce del nuovo Comitato Belladanza composto dai residenti della zona circostante la discarica dell'Alto Tevere, oggetto di un incendio nella notte tra giovedì e venerdì, domato dai Vigili del Fuoco tifernati. "L'anno scorso, per l'incendio dell' 8 luglio l'unica risposta fù: "E' stato un incidente." - dice la nota - Anche quello di giovedì sera lo vogliamo definire un incidente? O forse ci sono delle responsabilità? Due volte lo stesso episodio e continuiamo a sostenere che Belladanza sia sicura? Come è possibile che divampi un incendio se la copertura (15 cm obbligatori di argilla ogni giorno) della discarica è adeguata? L'argilla è combustibile? Dato che gli operatori, per spegnere le fiamme rimaste dopo l'intervento idrico dei pompieri, hanno scaricato sopra argilla, ci chiediamo: "Perchè questa pratica non viene adottata tutti i giorni lasciando invece rifiuti scoperti a rischio combustione? Sono anni - prosegue la nota - che i cittadini e il Nuovo Comitato Belladanza denunciano che l’obbligatoria copertura dei rifiuti a Belladanza non viene effettuata adeguatamente. Svariate telefonate e segnalazioni sono state fatte sia al responsabile della discarica nonché direttore Ennio Spazzoli sia all’assessore all’Ambiente Massetti senza avere purtroppo conseguito a nessun risultato. Bisogna aspettare un preannunciato disastro prima di intervenire? Forse ci dimentichiamo che a poche centinaia di metri dalla discarica vivono delle famiglie, ci sono attività ricettive, pascolano gli animali, ci sono coltivazioni , boschi e un torrente. Forse facciamo finta di non sapere che anche questo episodio potrebbe ledere alla salute delle persone che, loro malgrado, vivono nelle vicinanze della discarica". Il nuovo Comitato Belladanza dunque chiede al Sindaco tifernate Fernanda Cecchini di fare luce su questa vicenda, su cosa è successo e di chi sono le responsabilità impegnandosi a donare in tempi brevi ai cittadini le risposte che attendono. Il comitato propone anche di valutare la chiusura immediata del sito per tutelare l'incolumità e la salute dei cittadini che risiedono nel comune di sua competenza. Ma il comitato rivolge un appello anche agli organi competenti quali NOE, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri ,Polizia di verificare le responsabilità, e la pericolosità del sito in questione e invita tutti i politici e l’Amministrazione Comunale "a smettere definitivamente di parlare di pericolosi e costosissimi ampliamenti della discarica o obsoleti preselettori da realizzare a Belladanza e di adeguarsi tecnologicamente con impianti per il recupero e la lavorazione di materie prime seconde (rifiuti) in un ecologico Centro Riciclo da collocare nella zona industriale".