Insediamento ‘infuocato’ per il nuovo assessore alla cultura di Foligno

Battesimo di fuoco per il neo assessore Giovanni Carnevali, che dopo circa un mese di aspre polemiche e schermaglie politiche senza sconti, ha debuttato ieri sera in Consiglio Comunale tra gli scranni della Giunta. A lui il sindaco Marini ha assegnato le deleghe della Cultura e del Turismo riaccorpando così l’assessorato che era stato prima dimezzato e poi revocato all’ex assessore Massimo Boni. Rifondazione Comunista – lo ricordiamo - ha prima chiesto al primo cittadino ed al resto della maggioranza la testa del defenestrato Boni, per poi rivendicare la poltrona per la new entry Carnevali. Poltrona che ieri è sembrata davvero scomoda, con un Carnevali visibilmente provato. In effetti il benvenuto non è stato certamente dei migliori, anzi, tutt’altro. Il presidente del Consiglio Stefano Mattioli ha aperto la seduta dando lettura di un’interrogazione urgente dell’Udc e di uno ordine del giorno di Alleanza Nazionale che chiedevano per l’appunto di fare chiarezza sull’intera vicenda, e subito si sono aperte le ostilità, con una raffica di contestazioni da parte degli esponenti dell’opposizione che hanno contestato senza mezzi termini e senza sconti l’operato del sindaco, e della maggioranza prendendo di mira in particolar modo l’atteggiamento di Rifondazione Comunista. I toni già caldi, si sono accesi sino a diventare incandescenti con parole pesanti e grida tra gli scranni della minoranza all’attacco e della maggioranza che ha fatto quadrato intorno alla giunta, difendo le scelte e l’operato dell’amministrazione Comunale. In questo contesto ha perso le staffe persino il primo cittadino Manlio Marini, che lasciando da parte il consueto aplomb è sbottato contro l’atteggiamento della minoranza ed in particolar modo ha contestato con veemenza i manifesti a firma di Alleanza Nazionale (quelli dove si diceva Foligno non ha più il suo sindaco) sostenendo di essere stato vittima di un vero e proprio linciaggio mediatico di una gravità inaudita. Ma la tensione si tagliava con il coltello anche fuori dalla sala consiliare: gli spazi riservati al pubblico erano gremiti come non mai (occupati dal comitato sorto a sostegno dell’ex assessore Boni) che proprio a metà seduta ha fatto il suo ingresso a Palazzo Comunale seppur restando in posizione defilata circondato da amici e giornalisti, una presenza che comunque non è certo passata inosservata. Seduto dall’altra parte il Segretario di Rifondazione Comunista Christian Napolitano – ormai in guerra fredda con il suo ex assessore - che non si è perso nemmeno una battuta del dibattito. Come se non bastasse, a gettare benzina sul fuoco ci hanno pensato l’ex capogruppo dei bertinottiani Giancarlo Piselli e l’ex capogruppo di An Raffaele Annibali richiamato più volte dal presidente Stefano Mattioli che ha faticato non poco per tenere tutto sotto controllo…