''L'indagine Doxa sul tema 'La societa' dell'Informazione in Umbria' evidenzia, tra gli altri, alcuni dati piuttosto preoccupanti: il 46 per cento della popolazione non usa internet, di questi, il 74 per cento non lo ritiene utile. Tra le aziende che accedono ad internet, (e sono il 74 per cento), oltre il 48 per cento non lo ritiene utile.
Siamo di fronte ad un 'digital divide culturale' che ha ripercussioni economiche enormi sull'innovazione del sistema economico produttivo umbro''.
L'assessore regionale Stefano Vinti commenta cosi' - secondo quanto riferisce una nota della Regione - l'indagine Doxa realizzata in Umbria sulla diffusione della banda larga come opportunita' di innovazione, sviluppo e qualita' sociale, che e'
stata illustrata oggi nella Scuola di Amministrazione pubblica di Villa Umbra a Perugia, nel corso del secondo info day ''Crescere con la banda larga 2'' organizzato dalla Regione dell'Umbria.
''Le pmi che usano internet attivamente (ovvero che effettuano attivita' di marketing o vendita in rete) - ha affermato Vinti - crescono piu' in fretta, raggiungono una clientela piu' internazionale, assumono piu' persone e sono piu'
produttive rispetto alle aziende non attive sul Web. Le pmi on-line attive hanno registrato in Italia una crescita media dei ricavi negli ultimi tre anni dell'1,2 per cento rispetto a un calo del 2,4 per cento di quelle online con esclusivamente un sito web e del 4,5 per cento delle offline (aziende senza nemmeno un sito web)''.
''In questi anni - ha sottolineato l'assessore - ci siamo, giustamente, preoccupati di superare il 'digital divide'
infrastrutturale: portare cioe' la banda larga a tutti i cittadini e le imprese, in tutti i comuni umbri. Molto abbiamo gia' fatto e tanto abbiamo messo in cantiere. Ma e' come se in questi anni, impegnati a costruire strade ed autostrade avessimo prestato troppa poca attenzione ad insegnare ai cittadini ed alle imprese a guidare l'automobile. Oggi e' tempo di impegnarci a costruire una cultura diffusa sull'utilita' ed i benefici economici che l'utilizzo della rete puo' produrre nella vita dei cittadini e nei bilanci delle aziende umbre''.
L'analfabetismo digitale, maggiore nella popolazione ''over 55'', come sintetizza anche la ricerca Doxa, e' dovuto a due tipi di barriere: una barriera materiale e cioe' la mancanza del personal computer o della connessione internet, ed una barriera culturale rappresentata dall'assenza di competenze tecniche ma soprattutto di interesse nei confronti della rete.
''Occorre allora - ha proseguito Vinti - dare uno sguardo anche alle esperienze di altri Paesi europei che possiamo prendere a riferimento per pensare dei percorsi di intervento nel nostro territorio. Perche' non mettere insieme il grande bacino di conoscenza della nostra Universita', dei nostri Istituti tecnici, con la capacita' del nostro sistema televisivo locale per raggiungere tutti i cittadini umbri, in particolare la popolazione piu' anziana. Creiamo una piattaforma didattica, un canale televisivo in consorzio tra tv locali e Universita'
per l'alfabetizzazione digitale della popolazione che non utilizza internet (il 46% del totale); affianchiamo a questo strumento un attivismo civico dei giovani, delle associazioni, dei nostri ''Campioni Digitali'', utilizzando le biblioteche e le scuole dei nostri comuni, per sostenere i cittadini e le imprese nel processo di apprendimento. Per scoprire insieme l'utilita' delle innovazioni tecnologiche come fattore di crescita per il nostro territorio''.
Nel 2009 e' stato quindi conferito alla societa' Doxa l'indagine dal titolo ''La Societa' dell'Informazione in Umbria:
il Progetto Understand'', che e' stata suddivisa in quattro fasi. Nelle fasi rivolte alla popolazione (''E-Citizen'') sono state eseguite due rilevazioni distinte, intervistando un campione rappresentativo della popolazione di almeno 15 anni, suddiviso in opportuni profili socio-demografici su tutto il territorio regionale.
La sintesi di questa prima meta' del sondaggio, che ha coinvolto in ognuno dei due passaggi 1.000 persone e che risale al 2010, poneva in evidenza, ad esempio - si legge nella nota - che il 47% della popolazione intervistata non utilizzava internet e le principali ragioni del mancato uso erano ascrivibili a scarso interesse (72%) e a mancanza di capacita'
(31%); mentre il 75% dei cittadini non conosceva la Posta elettronica certificata (30%) o non l'aveva mai usata (45%).
La terza fase della ricerca, conclusa a gennaio 2012, ha riguardato invece un campione di 600 ditte (''E-business''), rappresentativo del panorama delle aziende umbre perche' scelte con riferimento al settore merceologico (industria, commercio e turismo, servizi alle imprese), alla dimensione (fino a 9 addetti, da 10 a 49 addetti, oltre 50 addetti) ed alla collocazione sul territorio delle due province. Infine, la quarta fase della ricerca, conclusa a febbraio 2012, ha preso in esame la pubblica amministrazione (''E-government'').
26/10/2012 15:37
Redazione