Oltre trecento opere, tra dipinti, sculture, disegni, arredi, oggetti d'arte, si potranno ammirare dal 23 settembre al 7 gennaio in sei citta' dell'Umbria: Foligno, Perugia, Orvieto, Terni, Spoleto, Citta' di Castello. E' un'ampia e organica rassegna, in gran parte inedita, dell'arte in Umbria dal neoclassicismo all'Art Nouveau che restituisce la fisionomia culturale e artistica di una regione che, nel corso del XIX secolo, si qualifica come importante centro del dibattito artistico, nel piu' ampio contesto italiano ed europeo. Curata da Francesco Federico Mancini (professore ordinario di Storia dell'Arte Moderna nell Universita' di Perugia) e Caterina Zappia (professore associato di Storia dell'Arte Contemporanea nell'Universita' di Perugia), la mostra si snoda nelle sei citta' ove hanno sede le Fondazioni delle Casse di Risparmio umbre (promotrici della rassegna) e pone l'accento sulle importanti interazioni che si stabilirono tra l'Umbria, i centri maggiori come Roma e Firenze, i circuiti internazionali. La rassegna, offre la possibilita' di avere un quadro ampio e chiaro su cio' che e' accaduto in una regione italiana che ha conosciuto, nel corso dell'Ottocento, prima la dipendenza dallo Stato della Chiesa, poi la leggerezza di una riconquistata indipendenza politica e culturale. Il progetto - ricorda Mancini - evidenzia le dinamiche della formazione di personalita' e di gruppi di maestri che, attraverso la conoscenza, diretta o indiretta, dei principali fatti d'arte affermatisi parallelamente in Italia e in Europa, fecero della realta' umbra un terreno aperto a scambi e convergenze. A determinare tutto questo e la particolarita' della regione, la sua posizione geografica tra Firenze e Roma, la bellezza dei suoi borghi murati, il fascino dei suoi paesaggi naturali, che esercitarono un'attrazione irresistibile su artisti e viaggiatori. Durante l'Ottocento l'Umbria fu tra le mete preferite del cosiddetto grand tour. Obiettivo della mostra, - sottolinea il curatore - e' far conoscere al grande pubblico proprio questi aspetti, ma soprattutto diffondere le conoscenze acquisite nell'ultimo ventennio grazie all'attivita' di esperti che hanno studiato archivi, raccolte museali italiane e straniere, collezioni private al fine di costruire aggiornate chiavi di lettura dell'Ottocento umbro. La mostra e' articolata in sei sedi poiche' l'Umbria, date le sue dimensioni, ha la caratteristica di una regione-citta': le distanze fra un centro e l'altro sono minime ed ogni centro si distingue per le caratteristiche storico-artistiche e ambientali.
14/09/2006 15:34
Redazione