Il Staatliche Ballettschule Berlin und Schule fur Artistik, ospite d’onore al Festival “Renato Fiumicelli” di Gubbio dal primo al 3 Maggio, nasce nel 1951 dalla fusione tra la Scuola di Balletto di Berlino e l’ Accademia degli Artisti. La scuola dà la possibilità, agli allievi ce ne dimostrino le capacità, di accedere subito al mondo del lavoro, inserendosi nelle produzioni dei maggiori teatri tedeschi, e fornisce anche un’educazione scolastica che permette di conseguire il diploma di maturità. Sono duecento gli studenti attualmente iscritti, provenienti da tutto il mondo, e sei di loro li abbiamo visti danzare ieri sera, anzi, viste: a causa di un infortunio, infatti, il programma, che prevedeva la presenza del ballerino Christopher Carduck, non ha potuto essere rispettato per intero. Sotto la magistrale guida dell’insegnante russa prof. Ganna Svitlichenko , le allieve hanno eseguito brani dei grandi classici del balletto, come Tchaikovski, non disdegnando però interessanti variazioni di sapore moderno. Il loro intervento, molto apprezzato dagli spettatori, insieme a quello della scuola del Teatro S. Carlo di Napoli, ha nobilitato questa edizione del Festival. Nel corso degli anni Gubbio ha ospitato le maggiori scuole di ballo europee: da Kiev a Vienna, a Montecarlo, una novità, questa, fortemente voluta dalla Scuola di Danza di Gubbio: non era prevista, infatti, nelle edizioni del Festival dirette da Renato Fiumicelli, la presenza di scuole ospiti di grande prestigio internazionale. Una scelta che sempre di più, nel corso degli anni, si è dimostrata vincente, dando prestigio a un Festival che , come testimonia l’interesse crescente della critica e del pubblico, si sta rivelando una grande palestra e un momento di confronto unico tra le scuole di danza italiane. Lo hanno sottolineato tutte le insegnanti presenti ieri sera, da Lilla Vancheri della scuola di danza di Cesano, a Marina Prando di Venezia, a Nicoletta Gangai di Bisceglie, a Stefania Tosi di Valbrembo: : “Per noi”hanno detto” questa è un’occasione irripetibile di crescita: grazie all’incontro con le altre realtà, siamo portate a fare sempre meglio di anno in anno. E’ bello conoscerci e diventare amiche…anche se un pizzico di competizione e di vanità non possono non esserci, oltre alla voglia, naturalmente, di emulare le grandi scuole europee, come quella di Berlino, che ci ha incantate tutte quante…”
Gubbio/Gualdo Tadino
02/05/2008 18:11
Redazione