La nuova via Dante inaugurata a Gubbio

Ognuna di queste pietre pesa 80 kg per 15 centimetri di spessore, ne sono state posizionate per una superficie di 2150 mq e ci sono voluti 8 mesi di lavoro per 1 milione e 400 mila euro di spesa complessiva. Sono i numero snocciolati dall’ingegnare Mario Traversini , nel presentare il complesso intervento di riqualificazione di Via Dante nell’ambito del puc di S.Pietro. Via Dante che gli eugubini preferiscono chiamare la Calata dei Neri ieri sera ha avuto il battesimo ufficiale con una cerimonia di inaugurazione alla quale hanno preso parte oltre all’amministrazione comunale ed ai tecnici progettisti e realizzatori, anche tanta gente. Un lavoro che doveva terminare entro marzo ma che la pioggia ha rallentato costringendo gli operai posatori della ditta lastricatori di Caserta a lavorare anche il 25 aprile e fino al 14 maggio per consegnare quella che il sindaco Goracci ha definito attualmente la via più bella di Gubbio, agli eugubini ed ai ceraioli il giorno della Festa dei Ceri il 15 maggio. I lavori in Via Dante inevitabilmente hanno creato disagio per chi vi abita e ci lavora e non sono mancate difficoltà nel portarli avanti , come quando fu trovata sottoterra una cisterna del 1600 che riforniva il sistema fognario della Gubbio di allora. Oggi sotto il manto stradale di Via Dante ci sono tubazioni e condotte per le reti tecnologiche , predisposte anche per il futuro interramento dei cavi aerei dell’enel. L’illuminazione invece è garantita da lampade più efficienti e più potenti e meno impattanti perchè poste sotto le grondaie. Sopra il manto stradale di Via dante passeranno le auto perché la circolazione non potrà essere vietata ha detto il sindaco. Ma in futuro quando tra un anno sarà finito il parcheggio di via Fonte avellana ne verrà vietata la sosta anche ai residenti che potranno usufruire del parcheggio della funivia. E le otto pietre irregolari ai piedi della statua di S.Ubaldo che tanto hanno destato curiosità tra gli eugubini e non solo? Hanno una loro ragion d’essere ha spiegato l’ingegner Traversini: nell’ottica di una rigeometrizzazione della prospettiva stradale , il quadrato più grande è un omaggio a sant.ubaldo, perché il centro coincide con quello della statua , il quadrato più piccolo è invece perpendicolare al nuovo asse viario di corso Garibaldi.