Lavori pubblici e burocrazia: solo a Gubbio bloccati 5,5 milioni di euro di interventi

Ha ricevuto la delega, che era stata del dimissionario Rughi, sabato mattina. E tra le urgenze che il nuovo assessore allo Sviluppo Economico del comune di Gubbio, Giordano Mancini, si troverà ad affrontare c'è anche l'empasse burocratico che ferma lavori e iniziative imprenditoriali su tutto il territorio. Opere e interventi che interessano piccole imprese o realtà maggiore ma che sarebbero un importante stimolo per un settore, come quello edilizio, che di questi tempi soffre terribilmente gli effetti di una crisi quasi decennale. A Gubbio poi il paradosso sfiora il risibile quando si pensa che solo i progetti fermi già finanziati, ad esempio, dalla Fondazione Cassa Risparmio di Perugia, ammontano a quasi 5 milioni e mezzo. Vi rientrano in particolare, non solo i 3,2 milioni già deliberati e pronti ad essere erogati per la rifunzionalizzazione delle Logge dei Tiratoi - con un intervento ampio che non prevede solo la vetrificazione ma soprattutto la realizzazione di un passaggio diretto in piazza San Giovanni e la ristrutturazione delle sale interne all'immobile di proprietà della fondazione perugina - ma anche interventi importanti presso il complesso di San Benedetto (600 mila euro) destinato ad ospitare corsi universitari in ambito storico-archeologico, l'immobile dell'ex seminario (850 mila euro) che vedrà il ritorno della Lumsa, l'antico Palazzo Beni a San Martino destinato ad ospitare il Museo di Arti e Mestieri (600 mia euro). Opere minori, ma non di minore interesse, quelle relative alla Casa di S.Ubaldo (sbloccate dopo vari inceppi burocratici della Soprintendenza) e alla Basilica del Patrono che deve completare l'importante opera di risistemazione avviata dallo scorso anno.