Da circa un anno costringeva la madre trentottenne a vivere in un costante stato di ansia e paura, minacciandola di morte ed aggredendola fisicamente ogniqualvolta si permetteva di contraddirla o tentava di imporle delle regole di comportamento. E’ finita nella giornata di sabato la triste e lunga vicenda che ha visto coinvolto un piccolo nucleo familiare di Giano dell’Umbria. Solo la decisione di denunciare il tutto alla Stazione Carabinieri di Giano ha permesso che fosse fatta piena luce sulle angherie che, in modo sistematico, la giovanissima consumava nei confronti della madre. Gli inquirenti, coordinati dal Sostituto Procuratore Flaminio Monteleone della Procura per i minorenni di Perugia, hanno infatti ricostruito le decine di episodi in cui per motivi futilissimi, la ragazza –che si è appurato anche far uso di sostanze alcoliche e stupefacenti – minacciava di morte la madre fino con frasi del tipo “tanto ti ammazzo…una di queste notti ti do una coltellata…vengo su e ti sgozzo” fino ad arrivare ai numerosi casi di percosse e lesioni. Diverse, infatti, sono state le occasioni in cui la ragazzina ha picchiato con estrema violenza la madre, arrivando anche a morderla o a percuoterla utilizzando una sedia o una pala, tanto da provocarle vistosissimi lividi ed escoriazioni su tutto il corpo. Nella mattinata di sabato i Carabinieri di Giano hanno quindi dato esecuzione dalla misura cautelare del collocamento in comunità applicata dal Tribunale per i Minorenni di Perugia e, dopo averla prelevata dalla propria abitazione, hanno condotto la ragazza presso una struttura in Toscana.