Non c'è pace per la memoria della piccola Maria. Il racconto di Giorgio Giorni, l'omicida reo confesso, ha aperto la strada a nuove inquietanti ipotesi. La confessione di una tresca tra la madre della piccola e l'imprenditore rappresenterebbe infatti per gli investigatori una pista preziosissima, soprattutto ai fini delle indagini sulla presunta violenza sessuale di cui sarebbe rimasta vittima la bimba prima di morire. Ebbene gli investigatori non escludono, anzi starebbero approfondendo la possibilità che la bimba possa essere stata usata dai due amanti nel corso dei loro incontri a sfondo erotico. Un'ipotesi terribile, che però chi è impegnato a far luce sulla vicenda non può fare a meno di considerare.