Merloni, ora anche l’amianto

Sostiene di avere prove sufficienti che parlano della presenza di amianto negli stabilimenti Merloni di Fabriano e Gaifana; dice di aver raccolto testimonianze di persone - ex operai dell’azienda - colpiti da patologie varie di cui si dimostrerà in sede di tribunale la diretta corrispondenza con l’esposizione continua all’amianto. E’ Rosa Federici, avvocato di origine pugliese trapiantata a Foligno dove vive e lavora, che lo scorso 25 gennaio è scesa in campo annunciando battaglia legale in un’assemblea a Fabriano – e le immagini che state vedendo , diffuse da Youtube, si riferiscono proprio a quell’incontro – per conto di quei lavoratori che si sono rivolti a lei per avere giustizia sia in sede penale che civile. L’avvocato Federici sostiene di possedere testimonianze certe di chi nel 1995 istallò pannelli di amianto nei forni e negli impianti verniciatura degli stabilimenti Merloni di Umbria e Marche e con quelle, insieme ai referti medici di ex operai colpiti da malattie legate all’esposizione continua all'amianto, presenterà istanza al tribunale penale per “ lesioni colpose” finanche “omicidio colposo” nel caso di morte prematura del soggetto. Di pari passo si procederà in sede civile per avere un risarcimento danni. A questo si aggiunga la richiesta di invalidazione della vendita degli stabilimenti Merloni alla J.P Industries dovuta proprio alla presenza di amianto negli edifici. Una causa , molto simile alla “class action” anche se si dovrà vedere poi quanti lavoratori effettivamente la intenteranno, che per il momento non sembra essere stata focalizzata dai commissari straordinari, quanto dalla stessa J.P. Industries o dai sindacati che dalla Federici sono stati ritenuti quanto meni inadempienti nella tutela della salute dei lavoratori. Ma l’eco, è presumibile, e' destinata a giungere ai tavoli istituzionali già nei prossimi giorni.