Monacelli ("Rinascita eugubina") lancia la sfida "civica"

Un ex sindaco che guarda ad una nuova sfida amministrativa. Stavolta non si parla di Paolo Barboni ma la definizione calza a pennello anche per uno dei suoi sostenitori. Si tratta di Francesco Monacelli, ex sindaco di Fossato di Vico, tra gli esponenti di spicco della lista civica "Rinascita eugubina". Esponente di Forza Italia, alla guida del comune appenninico per due mandati (dal '95 al 2004), Monacelli ha accettato questa nuova "sfida" politica a Gubbio, sposando la causa di Paolo Barboni, con una coalizione di centrosinistra. "A Fossato si è trattato di costruire quasi ex novo un processo di sviluppo economico - ricorda Monacelli - in 9 anni è nata l'area commerciale che non esisteva e l'area industriale è cresciuta insieme ad un significativo sviluppo edilizio. Il segreto è stato stare vicino alle esigenze degli imprenditori, azzerando al massimo la burocrazia che è il maggiore ostacolo allo sviluppo". Anche diverse aziende eugubine hanno preferito "emigrare" a Fossato dove le aree Cai imponevano costi e oneri meno gravosi. "A Gubbio ci sarebbero in realtà ancora maggiori opportunità di lavorare per lo sviluppo - confida Monacelli - c'è un settore come il turismo che non è stato ancora sfruttato al massimo (in termini di ricettività, infrastrutture, opportunità di marketing), l'artigianato attende il salto di qualità, i beni culturali sono un tesoro inestimabile e prezioso da valorizzare al meglio. Debbo dire che questa è la sfida che mi appassiona di più". Una sfida che affronta con una lista civica: perché? "Diverse persone con culture sia politiche che professionali diverse hanno ritenuto di mettersi in gioco con "Rinascita eugubina" non per aspirare a qualcosa, ad un posto, o per motivi di bandiera, ma per rivalutare la politica a Gubbio e mettere al centro di tutto i problemi della città. Anche in questa campagna elettorale se ne è parlato poco: noi abbiamo un programma che tutti possono consultare sul nostro sito (www.rinascitaeugubina.it ) e che guarda allo sviluppo della città". Ad un esponente di centrodestra, però, viene naturale chiedere: perché la scelta di appoggiare con la lista civica una coalizione di centrosinistra, con Barboni sindaco? "Gubbio vive una situazione molto anomala sul piano politico - ammette Monacelli - Barboni è stato attento ai problemi della città nel suo programma: prima la città e poi le questioni di partito come ha dimostrato il fatto che non è sceso a compromessi per fare l'Unione. Per lui era più facile accettare i diktat di Rifondazione". E perché non provarci nel centrodestra eugubino? "Il centrodestra eugubino da tempo è vittima di una visione personalistica di alcuni soggetti, che perseguono interessi che non sono politici: immaginavo che la Cdl si sarebbe frazionata, ho preferito mettermi a disposizione per un programma concreto e realizzabile, per iniziare un lungo periodo di sviluppo economico e di lavoro per i giovani". E a chi la critica per questa scelta? "Dico solo che chi mi critica dovrebbe pensare a quanto è successo nel 2001, agli assessori nell'attuale Giunta Goracci provenienti dal centrodestra. Noi abbiamo agito alla luce del sole, senza guardare patenti di partito. Mi sento libero e non appartengo ad un partito, se non mi riconosco nella sua linea di condotta - conclude l’ex sindaco di Fossato - Questa scelta scellerata della Cdl eugubina di andare tutti contro tutti ha mortificato gli elettori stessi: dovendo rinunciare o per l'insipienza politica o per la premeditazione, ad aspirare ad un possibile ballottaggio”.