Montone: indagato in stato di libertà il fratello del giovane rumeno ucciso

Tragedia ieri sera intorno alle 16.30 a Montone, in località Bacciana, nell’azienda agricola di proprietà di Francesco Monni dove lavorano due giovani fratelli rumeni protagonisti della vicenda. I due, Soriano di 24 anni, già da tempo in Italia e Vittorio di 20 anni sono allarmati dai rumori provenienti dall’esterno del capannone dove si trovavano in quel momento da soli. Soriano va a prendere un fucile sovrapposto calibro 12 di proprietà di Francesco Monni, titolare dell’azienda e a questo punto la tragedia: parte accidentalmente un colpo che centra in pieno il volto di Vittorio freddandolo all’istante. Soriano in preda alla disperazione va verso l’abitazione dei proprietari che allertano subito i Carabinieri della Compagnia di Città di Castello. Fuori di sé dal dolore, urla dicendo di aver ammazzato il fratello e dando testate al muro. Nel frattempo sul posto giungono i militari dell’Arma guidati dal Capitano Antonio Morra, il capo della Squadra Mobile Domenico Giacinti Profazi, il sostituto procuratore Sergio sottani e il medico legale Anna Maria Verdelli. Dopo i primi accertamenti e il sequestro del fucile calibro 12, i Carabinieri della compagnia tifernate hanno portato Soriano in caserma per un lungo interrogatorio. Ora il 24enne è indagato in stato di libertà per “omicidio colposo”. Il P.M. Dott. Sergio Sottani, che dirige le indagini, attende gli esiti degli accertamenti attualmente in corso da parte della Compagnia Carabinieri di Città di Castello e della Stazione di Umbertide per la ricostruzione dell’accaduto nonché i risultati dell’esame autoptico. In paese si racconta di una sorta di “sindrome dei lupi” di cui sarebbero stati vittima i due fratelli, dopo i recenti fatti accaduti a Morra nell’azienda di Salvatore Monni, fratello del Francesco, dove i lupi avevano sbranato oltre un centinaio di pecore e alcuni cani pastori maremmani. Preoccupati per i rumori sospetti e da una serie di ululati, i due fratelli si sarebbero armati per fronteggiare il pericolo di un eventuale attacco dei feroci animali. E invece è accaduta la tragedia. Il fatto ha destato profondo sgomento in tutta la collettività di Montone e non solo.