"In questo Lunedì dell’Angelo, l’Umbria tutta si unisce al dolore e allo sgomento del mondo intero perché il nostro Papa Francesco questa mattina è tornato alla casa del Padre. Il Pontefice che ha avuto il coraggio di prendere il nome di Francesco, ispirandosi all’amore di San Francesco d’Assisi per i poveri, e che ha guidato la Chiesa con umiltà e coraggio per oltre un decennio, ha lasciato un’impronta profonda nella nostra Regione".
La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha espresso il suo cordoglio con parole di profonda commozione: “Oggi l’Umbria perde un amico, un fratello, un padre spirituale. Papa Francesco ha incarnato i valori di San Francesco d’Assisi: la pace, la fraternità, la cura del creato e l’amore per i poveri e gli ultimi. La sua guida ha illuminato il cammino di molti, ispirando una Chiesa sempre più vicina alle persone e alle loro sofferenze. Non trovo le parole per spiegare il dolore personale, la commozione e la mancanza, il senso di vuoto che provo in questo momento, e che provano tantissime cittadine e cittadini umbri"
Il mondo perde un gigante coraggioso ed indomito. Una guida non solo spirituale ma morale, etica e civica. Un Pontefice sempre vicino agli ultimi ed agli emarginati, che ha operato fino all'ultimo affinché i messaggi di pace e fratellanza fra i popoli prendessero il posto della violenza e dell'odio": a ricordare così Papa Francesco è Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Gualdo Tadino.
Tanti i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni umbre e dell'intero mondo eccelsiale, come il cordoglio da parte dei presuli della Regione: “I vescovi umbri hanno appreso con tristezza la morte del Sommo Pontefice Francesco. Ricordano con immensa gratitudine gli anni di ministero petrino (2013-2025) nei quali ha servito il Vangelo e la Chiesa senza risparmiarsi, con dedizione e semplicità, con saggezza e prossimità, con misericordia e speranza”. È quanto si legge in una nota appena diffusa dalla Conferenza episcopale umbra. In modo particolare i vescovi “fanno grata memoria dell’ultima Visita ad limina Apostolorum con Papa Francesco nel marzo 2024: un incontro familiare, non formale, di condivisione su vari temi ecclesiali”.
E' stato un grande comunicatore, un comunicatore creativo": a dirlo e' fra Giulio Cesareo, direttore dell'Ufficio comunicazioni del Sacro convento di Assisi, che ricorda cosi' Papa Francesco. "Per essere comunicatori servono due grandi caratteristiche: saper ascoltare e saper parlare alle persone del nostro tempo", spiega. "Papa Francesco - ricorda fra Giulio - e' stato un maestro in questo: ha saputo ascoltare le grida e le speranze del nostro tempo, ha saputo entrare in relazione. Non si puo' comunicare senza ascoltare. Altrimenti si e' solo dei megafoni".
Assisi/Bastia
21/04/2025 12:35
Redazione