E' stato costituito il ''Polo aeronautico dell' Umbria'', che interessa un comparto che nella regione conta una trentina di aziende, con 2.500 dipendenti ed un fatturato di 450 milioni di euro derivante in gran parte dalle esportazioni. Ne fanno parte attualmente sei aziende, Era Electronics di Torgiano, Fucine Umbre e Garofoli di Terni, ed Ncm, Oma ed Umbra Cuscinetti di Foligno, di dimensioni diverse ma che gia' operano a livello internazionale nella fornitura di componenti nel settore aeronautico ed aerospaziale. Un comparto - ha detto il neopresidente del ''Polo'' Antonio Alunni (Fucine Umbre) - che ha ''risentito in modo marginale'' della difficile situazione economica internazionale, tanto che le aziende del settore concluderanno il 2008 con bilanci di ''grande soddisfazione''. E' un progetto ''con radici antiche'', ha detto ancora Alunni, ricordando l' Aermacchi di Foligno e la Sai di Passignano sul Trasimeno, ma che guarda al futuro e che puo' trasformarsi in un ''volano per la crescita del territorio''. L' auspicio e' quello di aggregare anche altre aziende, collaborando con le istituzioni locali e l' Universita'. La presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, ha definito il progetto ''la strada giusta, una direzione di marcia'' da seguire per le aziende di tutti i settori che si devono confrontare con il mercato globale. Il ''Polo'' si propone di stimolare le imprese associate a mettere in atto meccanismi di integrazione operativa nelle diverse funzioni aziendali, di facilitare le aggregazioni di scopo ed i collegamenti con imprese di altre regioni e Paesi, di favorire ed organizzare la partecipazione a programmi comunitari o nazionali, la ricerca e l' innovazione nel settore aerospaziale, la formazione e l' aggiornamento di quadri e personale, la partecipazione a manifestazioni ed incontri internazionali. Alunni ha auspicato non solo l' adesione delle aziende umbre gia' attive nel settore ma anche di altre che magari hanno capacita' tecniche per entrarvi. Un ''in bocca al lupo'' e' venuto dalla presidente Lorenzetti, che ha espresso ''gioia ed orgoglio'' per una iniziativa che la Regione ''ha accompagnato dalla sua nascita''. Una esperienza singolare, unica in Italia, che vede ''medio-imprese'' che si uniscono per cimentarsi sui mercati globali, senza potere contare - ha detto - su ''mamma Finmeccanica'', come invece avvenuto per Piemonte, Campania e Puglia, le cui aziende, con il supporto proprio di Finmeccanica, hanno dato vita nel settembre scorso ad un loro ''distretto aerospaziale'', La Regione - ha proseguito la presidente - pur con ''i limiti dei suoi interventi'' e' pronta a continuare ad ''accompagnare'' questa esperienza, attingendo agli strumenti di cui dispone, offrendo il proprio contributo per l' elaborazione di prodotti finanziari dedicati e l' individuazione di percorsi per potere utilizzare efficacemente strumenti comunitari. ''Stiamo pensando - ha detto ancora - a costruire un allargamento del distretto aeronautico umbro'' ricercando nuove forme di collaborazione con altri distretti e con Finmeccanica. Il vicepresidente del ''Polo'' Valter Baldaccini (Umbra Cuscinetti) ha rivolto un appello ad istituzioni locali ed al governo a sostenere iniziative come queste di ''aziende che investono e rischiano'', sottolineando che ormai ''da soli non si puo' fare piu' niente''. Giovanni Tonti (Oma) ha definito il progetto una ''opportunita' per le piccole aziende per presentarsi sul mercato'' mentre Renato Cesca (Ncm) ha detto che lavorando insieme in Umbria ci sono risorse e tecnologie ''per fare un intero aereo'' e non singole componenti come avviene ora. A questo proposito Giuseppe Persampieri (Era Electronics) ha evidenziato che proprio ''facendo squadra'' si possono portare in Umbria ''commesse importanti'' ed offrire sul mercato internazionale ''sistemi'' anziche' singole ''componenti'. Infine tutti hanno sottolineato l' importanza del rapporto con il mondo della scuola e con l' Universita' di Perugia (quest' ultima dovrebbe formalizzare presto la sua collaborazione con il ''Polo'') per migliorare la formazione degli studenti attualmente ''inadeguata'' per le esigenze delle aziende umbre non solo del comparto aeronautico ed aerospaziale.
26/11/2008 10:01
Redazione