Firmato l' accordo che conclude la vertenza riguardante lo stabilimento Perugina di San Sisto. Lo ha annunciato Nestlé che oggi ha siglato l' intesa con i sindacati e la rsu presso la sede di Confindustria Umbria. "La vertenza si conclude positivamente - ha sottolineato la multinazionale - riuscendo a conseguire il riequilibrio occupazionale indispensabile per rendere sostenibile e competitivo lo stabilimento di S. Sisto e, nello stesso tempo, a evitare licenziamenti". Obiettivi raggiunti - spiega Nestlé in una nota - "attraverso un piano sociale del valore di circa 20 milioni di euro che ha permesso di offrire una opportunità concreta a ciascuno dei 364 lavoratori coinvolti nella riorganizzazione". La Perugina a San Sisto continuerà a dare lavoro a 613 persone a tempo indeterminato - ha annunciato ancora l' azienda - ai quali si aggiungono i lavoratori stagionali necessari per far fronte ai periodi di picco produttivo, "confermandosi lo stabilimento di Nestlé con più occupati in Italia e la più grande fabbrica italiana di cioccolato per numero di addetti". Sono già programmate riunioni periodiche per monitorare l' andamento del piano industriale per lo sviluppo di Perugina in Italia e all' estero soprattutto con l'' export di Baci, pralina simbolo del Made in Italy nel mondo. "Nestlé Italia - si legge ancora nella nota - dà atto alle organizzazioni sindacali del comportamento rispettoso tenuto anche durante le fasi più difficili della vertenza, con una dialettica, a tratti aspra, ma sempre costruttiva. L' azienda desidera inoltre ringraziare le Istituzioni locali, Regione Umbria e Comune di Perugia, e quelle nazionali, a partire dal Ministero dello Sviluppo Economico, che hanno ascoltato e verificato attentamente la serietà dei nostri piani, sempre con la dovuta terzietà e nel pieno rispetto del loro ruolo di controllo e vigilanza".