L'anticipazione del Trg sera di ieri ha destato scalpore. Hanno trascorso due anni della loro vita chiuse in un convento di Gubbio, lontano da parenti ed amici, senza nessun contatto con la vita esterna. Il loro obiettivo era diventare suore di clausura, accettare con un impegno di obbedienza di vivere per sempre accanto a Cristo. Un progetto di vita che è stato però, almeno per il momento, accantonato. E il caso è finito in Vaticano.
Le due novizie, due giovani di nazionalità straniera, una spagnola e l'altra colombiana, al termine del loro percorso di avvicinamento alla vita monacale, durato circa due anni, sono state infatti "caldamente invitate" ad abbandonate il convento. Un fatto insolito, dai contorni oscuri, che sta facendo, e che sicuramente farà, discutere molto visto che l'allontanamento delle due dal convento potrebbe finire sul tavolo della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica del Vaticano, organo che si occupa della disciplina, degli studi e dei diritti degli ordini e delle congregazioni religiose, sia maschili che femminili.
Ma andiamo con ordine. Due anni fa le due giovani avrebbero fatto il loro ingresso in un convento di Gubbio per avvicinarsi alla vita monacale e in particolare alle suore di clausura, presenti a Gubbio in cinque monasteri, Ss Trinità in cima al monte di San Girolamo, le suore cappuccine in via Perugina, il monastero di Sant'Antonio in via del Monte, quello di Santa Lucia e quello di Betlemme a Pisciano. Terminato il percorso di avvicinamento, le novizie non sarebbero però state ritenute idonee perché giudicate non pronte né preparate ad intraprendere la vita da suora di clausura.
Secondo indiscrezioni, le superiori del convento le avrebbero quindi invitate ad andarsene, cosa che è infatti successa. Le due novizie però non si sono perse d'animo e, convinte della loro scelta, continuano a far valere le loro ragioni. Attualmente sarebbero ospitate presso amici e conoscenti di Gubbio e insieme a loro ci sarebbe anche la suora che da vicino le ha seguite nel cammino di preparazione all'abito, una suora di clausura che avrebbe quindi deciso di abbandonare il convento pur di restare vicino alle due novizie.
Insomma, in un'epoca in cui la vocazione religiosa sembra essere in declino, c'è anche chi vorrebbe ma non può prendere i voti. Una vicenda alquanto oscura sulla quale forse si farà un po' più di chiarezza tra qualche giorno quando il vescovo Mario Ceccobelli tornerà a Gubbio dal Perù, dove è in visita alla missione di don Leo Giannelli. Forse le due novizie sono in attesa di parlare proprio con il Vescovo, o forse faranno direttamente appello al Vaticano. Quello che è certo è che cercheranno in ogni modo di dimostrare la loro forte volontà di abbracciare la vita monastica.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/08/2008 12:10
Redazione