Omicidio Brancaleoni, fissata per il 22 novembre la data dell'udienza per l'appello di Battista

GUBBIO - Si aggiunge un nuovo capitolo alla storia giudiziaria di Luigi Battista, l'uomo che il 14 aprile del 2005 uccise Brancaleoni nel suo negozio di barbiere a Gubbio. E' stata infatti fissata per il 22 novembre prossimo l'udienza per la trattazione dell'appello presso la corte d' assise d'appello di Perugia. A presiedere la corte sarà il dottor Salvatore Emanuele Medoro, giudice a latere la dottoressa Maria Giuseppina Fodaroni e chiamati ad esprimersi sul caso ci saranno anche i membri non togati della giuria popolare. Omicidio doloso premeditato con l'aggravante dei futili motivi, detenzione di pistola con matricola abrasa e possesso abusivo di 75 munizioni erano stati i reati per cui in primo grado il pubblico ministero Giuseppe Petrazzini aveva chiesto per Battista un ergastolo e tredici anni di reclusione. L'uomo era stato infine condannato a 30 anni di reclusione. L'avvocato della difesa, il penalista eugubino Ubaldo Minelli, ha presentato un appello contenente diversi articolati motivi finalizzati al riconoscimento delle attenuanti generiche all'eliminazione, tra i capi d'accusa, della premeditazione e dei futili motivi. "Il Battista è inoltre reo confesso - spiega l'avvocato Minelli - e ha collaborato fin da subito con le forze dell'ordine". L'accoglimento dell'appello recherebbe con tutta probabilità una sostanziale riduzione della pena, a cui eventualmente andrebbe aggiunto anche uno sconto di tre anni per la recente legge sull'indulto. Dal momento del suo arresto il Battista è rimasto recluso nel centro clinico della casa circondariale di Perugia. Dopo la chiusura di quest'ultima, l'uomo era stato spostato in un primo momento presso il centro clinico del carcere di Regina Coeli a Roma, dove è rimasto solo per due mesi. L'avvocato Minelli ha infatti presentato un'istanza alla corte d'assise d'appello di Perugia per chiedere che il detenuto venisse spostato in una struttura più idonea alla sua patologia. Battista si trova infatti costretto su una sedia rotelle dal 1978, da quando a seguito di un incidente stradale riportò una doppia frattura della colonna vertebrale. Ad accertare la non idoneità del centro di Regina Coeli alle esigenze del Battista è stato il professore Gualtiero Gualtieri dell'Istituto di Medicina legale dell'Università di Perugia, perito nominato dalla corte di Perugia. Per l'uomo, cui è stata riconosciuta un'invalidità del 100% è stato quindi disposto il trasferimento presso il centro clinico di Parma - uno dei più attrezzati d'Italia - dove si trova tutt'ora.