Ospedale Branca: la Cisl si dice allarmata per lo stato di incertezza

"L'ospedale unico di Branca non è fatto solo di pietre e mattoni. Ma anche di professionalità e strumentazioni per le quali deve aprirsi un dibattito tra istituzioni, cittadinanza e Asl. Noi siamo preoccupati". E' in sintesi il grido d'allarme lanciato dalla rappresentanza FPS CISL dell’ospedale di Gubbio, che in una nota intende sollecitare la necessità che si apra un confronto tra l’assemblea dei sindaci del territorio e la cittadinanza stessa, intorno agli importanti temi legati alla realizzazione del nuovo ospedale di Branca e alla chiusura dei due vecchi siti cittadini di Gualdo e Gubbio. "Riteniamo importante allargare il confronto alla cittadinanza e alle forze sociali e civili, dice la nota, affinché l’importante questione del nuovo ospedale, al quale sono legati i servizi fondamentali in termini di salute del territorio, venga tolta all’incertezza del dirigismo amministrativo per riconsegnarla alle necessità e i bisogni del territorio e della sua cittadinanza". Di questa questione si è parlato ieri sera nel numero speciale di "Linea diretta dossier" (in replica oggi alle ore 14.45) che rappresenta solo la prima puntata di un percorso conoscitivo che interessa l'ospedale unico di Branca e in generale i servizi sanitari locali. La prossima settimana infatti la trasmissione incentrerà l'attenzione sulla seduta del consiglio comunale aperto proprio dedicata all'ospedale comprensoriale. Ospiti in studio stasera i rappresentanti della Cisl della sanità, Giancarlo Bellucci e Fabio Menichetti. Nella sua nota la Cisl locale considera "fondamentale migliorare i percorsi di contrattazione e di concertazione, che nonostante i numerosi tentativi, continuiamo a reputare inadeguati ed insufficienti. La cittadinanza e gli operatori impiegati all’interno delle attuali strutture ospedaliere continuano a vivere il disagio dell’incertezza, per questo riteniamo opportuno migliorare il dibattito coinvolgendo di più altri soggetti, al fine di trovare soluzioni adeguate, valide e condivise. Per il momento continuiamo ad essere preoccupati per lo stato del confronto e per le scarse e estemporanee informazioni che circolano nel territorio, nonchè per un atteggiamento dirigista dell’azienda e troppo orientato all’equilibrio dei bilanci. La politica non può essere il solo ispiratore delle scelte della selezione delle professionalità e degli indirizzi programmatici, almeno per quanto ci riguarda, riteniamo opportuno affermare una nuova pratica di partecipazione e di trasparenza in grado di garantire servizi di qualità e professionalità degli operatori. Nel continuare a registrare il disagio della cittadinanza intorno a temi quali i diabetici, i malati oncologici, i bambini autistici e da ultimo gli operati alla laringe, ci permettiamo di ipotizzare che forse un investimento di 300/400.000 euro non avrebbe compromesso nè il bilancio nè qualche carriera".