Sono stati inaugurati ieri mattina presso il Presidio Ospedaliero di Gubbio - Gualdo Tadino i nuovi locali ristrutturati del Pronto Soccorso e la nuova sede distrettuale delle cure palliative territoriali. Era infatti questo uno dei tanti obbiettivi compresi all'interno del vasto “Progetto Accoglienza”.Si sono così riorganizzati i processi assistenziali e organizzativi che hanno permesso un miglioramento dell'accoglienza e un maggior rispetto della privacy oltre che un'ottimizzazione dei tempi di attesa e dei comfort, con la creazione di due sale d'aspetto: una per dedicare spazio ai “barellati” e l'altra per l'osservazione diretta dei codici più gravi.Inoltre è stata rivisitata la segnaletica sia interna che esterna e allestita una stanza multidisciplinare per garantire un percorso separato dei pazienti infetti o con patologie psichiatriche ma anche per avviare la gestione del codice rosa. Il nuovo Pronto Soccorso è stato dedicato al Responsabile, da poco prematuramente scomparso, dr. Corrado Cancellotti, secondo i voleri della Direzione Aziendale: “Corrado Cancellotti aveva fortemente voluto e progettato la nuova riorganizzazione insieme alla Direzione Medica di Presidio e gli operatori del pronto soccorso”, ha ricordato il direttore generale della Usl 1, Andrea Casciari, affiancato nel corso della presentazione dall'assessore regionale Barberini, dai sindaci Stirati e Presciutti e dalla presidente dell'AELC, Migliarini. Presenti anche i familiari del dr. Cancellotti.La storia delle cure palliative nel territorio dell'Alto Chiascio era partita nel 1992 con l'equipe territoriale di Gubbio e Gualdo Tadino grazie alla disponibilità di medici operanti nelle strutture ospedaliere e nelle associazioni di volontariato, proprio con l'Associazione eugubina lotta contro il cancro. Nel 2015 era poi stato attivato un percorso di unificazione di un team di operatori dedicato alle cure palliative e alla terapia del dolore a domicilio. La nuova sede delle cure palliative territoriali, inaugurata oggi, è situata al piano terra del casale annesso al presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino, ed è affidata ad un'equipe attualmente composta da personale dipendente Asl e da personale messo a disposizione dall'associazione di volontariato AELC che operano con lo scopo di migliorare l'organizzazione dell'attività e le capacità di accoglienza a familiari e utenti.La prossimità con le degenze ospedaliere faciliterà inoltre l'integrazione delle atività tra ospedale e territorio nella gestione di difficili percorsi diagnostici e terapeutici, sia per i pazienti ricoverati sia per quelli trattati ambulatorialmente. Al servizio si potrà accedere su richiesta del medico di base o del medico ospedaliero e, in seguito alla valutazione di esperti, verrà stabilita la presa in carico e redatto uno specifico piano di assistenza organizzata su tutto l'arco delle 24 ore per 7 giorni su 7.In una fase particolarmente delicata della malattia l'obbiettivo è stare vicino al paziente garantendogli un livello adeguato di assistenza e tranquillità, “è importante rcordare che nel 2015 si è garantito un percorso di fine vita a domicilio a piu del 95% dei pazienti”, conclude così in modo molto entusiasta l'assessore regionale Barberini, durante l'inaugurazione di ieri.