Una delegazione dall’Italia, formata da rappresentati del Comune di Gubbio, dell’ANCE e del CESF di Perugia, ha partecipato giovedì scorso alla manifestazione conclusiva di Safebuilder, il progetto di cooperazione internazionale allo sviluppo cofinaziato dal Comune di Gubbio, tenutasi nella sede del Trainig Safety Center di Ramallah. Proprio il luogo scelto per l’evento, nel quale si stava concludendo l’ultimo ciclo dei corsi di formazione per la sicurezza dei lavoratori nel settore dell’edilizia, è stato segnalato da tutti gli intervenuti come il simbolo del pieno successo del progetto. “Dopo un lavoro durato oltre quattro anni, che neanche la pandemia ha interrotto - ha sottolineato il Console Generale d’Italia a Gerusalemme, Giuseppe Fedele - il fatto di trovarci insieme qui, con aule, laboratorio didattico e cantiere scuola attrezzati e funzionanti a consegnare gli attestati di abilitazione all’insegnamento a sette nuovi formatori, testimonia il successo di un progetto che permetterà di affrontare efficacemente anche in Palestina la sfida decisiva della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Un bilancio positivo al quale hanno fatto riferimento i numerosi rappresentanti dei partner italiani e palestinesi del progetto presenti alla manifestazione. Arrivati dall’Italia, erano tra gli altri a Ramallah, il presidente dell’ANCE di Perugia Moreno Spaccia, il Vice Presidente e la direttrice del CESF, Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione di Perugia Stefano Paloni e Cristiana Bartolucci e per il Comune di Gubbio il dirigente Raoul Caldarelli e l’assessora Simona Minelli. L’assessora Minelli, portando il saluto del sindaco Filippo Stirati e di tutta l’amministrazione comunale, si è detta “particolarmente soddifatta dei risultati ottenuti dall’intervento di cooperazione internazionale sostenuto anche dal Comune di Gubbio. Per la nostra città si è trattato di una iniziativa molto importante, che ci ha permesso di rafforzare il rapporto di cooperazione e di amicizia tra i nostri due popoli e di consolidare la nostra volontà di contribuire al percorso di costruzione dello Stato di Palestina. Questo progetto - ha proseguito l’assessora - ci ha permesso di condividere con gli operatori palestinesi l’esperienza e l’abilità delle nostre maestranze nella lavorazione e nel restauro della pietra, accumulata nei secoli dai muratori e scalpellini. Discutere di cooperazione internazionale oggi è ancora più difficile - ha concluso Minelli - come lo è decidere di spostare risorse oltre i confini dei propri territori. Ma, di fronte ai risulati concreti che abbiamo ottenuto, non possiamo non provare ad aprire la prospettiva a nuovi interventi. In questa direzione andrà adesso il lavoro del Comune di Gubbio, nel tentativo di proseguire a lavorare insieme a tutti i partner conosciuti in questo progetto”. La manifestazione si è conclusa con la consegna degli attestati ai nuovi formatori e la consegna delle targhe a ricordo.