Impiegare i percettori del Reddito di cittadinanza nei Puc, i cosiddetti Progetti utili per la cittadinanza da svolgersi nel Comune di residenza. La proposta è stata presentata dai consiglieri Michele Carini, Angelo Baldinelli e Stefano Pascolini del Gruppo Consiliare Lega per inserirla all’ordine del giorno del Consiglio comunale per chiedere al sindaco e alla sua Giunta di sviluppare i Puc anche nel Comune di Gubbio, come avvenuto con successo in altri comuni italiani, individuando i beneficiari del reddito di cittadinanza che presentano i requisiti necessari e richiesti dal decreto. “Svariati possono essere gli ambiti di intervento di tali progetti – spiegano i consiglieri - che potranno essere attuati nel campo sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Una simile forma di coinvolgimento dei soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza consentirebbe di mettere a disposizione dell’amministrazione comunale importanti risorse per la realizzazione di progetti utili alla collettività, stante anche la particolare carenza di personale soprattutto in determinati ambiti lavorativi. Questi tipi di progetto – affermano i consiglieri - gratificherebbero maggiormente i percettori del reddito di cittadinanza anche, e soprattutto, in virtù del fatto che percependo tale sussidio dalla Stato potrebbero rendersi utili alla comunità temperando in tale modo, seppure parzialmente, le logiche strettamente assistenzialiste proprie del nostro ordinamento”. I progetti potranno essere suddivisi in base alla titolarità in tre sezioni: esclusiva titolarità dei Comuni, a titolarità dei Comuni con la partecipazione di altri soggetti o che siano a titolarità del Terzo Settore.