Perugia-Ancona. In Regione piovono critiche da Margherita e Cdl

Lunedì l’atteso summit in Regione per capire se i lavori della Perugia-Ancona potranno riprende o comunque se si eviterà lo stop minacciato dalla ditta Grassetto. Intanto la vicenda alimenta un corposo dibattito politico, soprattutto in sede regionale, con prese di posizione trasversali da maggioranza e opposizione. Da un lato si fa sentire la Margherita con un’interpellanza di Gianpiero Bocci che punta l’attenzione sulla situazione progettuale e finanziaria delle opere ricomprese nel cosiddetto ''Quadrilatero Umbria-Marche''. Bocci vuole conoscere ''la reale disponibilità delle risorse già programmate dal Cipe ed il grado di priorità che può essere riconosciuto a questa infrastruttura così rilevante per l' area centrale del Paese, nel quadro del Dpef recentemente approvato dal Consiglio dei ministri''. Bocci chiede anche di conoscere la situazione effettiva dei rapporti con la ditta che ha in appalto i lavori di costruzione del tratto della strada statale 318 Perugia-Ancona, alla luce delle polemiche dei giorni scorsi. E sui ritardi nei lavori per la realizzazione della strada Perugia-Ancona così come sul rischio di una loro interruzione a causa di problemi nei cantieri'', si incentra invece l' interrogazione presentata dal capogruppo della Casa delle Libertà in Regione, Pietro Laffranco. Nel chiedere ''provvedimenti immediati'' per completare l' opera, Laffranco ricorda che la realizzazione della nuova arteria a quattro corsie ''rientra tra le grandi opere infrastrutturali previste dal Governo nazionale e permetterà una più agevole fruibilità ai flussi turistici che interessano l' Umbria''. ''Mentre l' assessore regionale alle infrastrutture aveva dato per certa la realizzazione dell' opera nei tempi previsti - conclude Laffranco - sembrano ancora in corso una serie di trattative tra Regione, Anas e ditta Grassetto, al fine di verificare tempi e modalità di soluzione della questione''. Lunedì forse se ne saprà di più. Ma nel frattempo la Perugia-Ancona diventa nuovo pomo della discordia con critiche sia dalla maggioranza che dall’opposizione.