"I parlamentari umbri Virginio Caparvi (Lega), Tiziana Ciprini (Movimento 5 Stelle), Raffaele Nevi (Forza Italia) Walter Verini (Partito Democratico), Franco Zaffini (Fratelli d’Italia), presenti all’incontro a Perugia promosso da Ance Umbria per esaminare la drammatica situazione venutasi a creare in seguito alla crisi del Gruppo Astaldi, con le ricadute sui lavori bloccati della Perugia-Ancona, sulle imprese umbre e marchigiane che attendono spettanze per il lavoro svolto, sulle famiglie di circa un migliaio di lavoratori interessati, chiedono al Ministro delle Infrastrutture di accogliere immediatamente la richiesta di convocare un incontro ministeriale per sbloccare la situazione. Si tratta di una urgenza di grande serietà.
L’incontro è stato chiesto nei giorni scorsi dalle Regioni Umbria e Marche, con il sostegno unanime del Consiglio Regionale. Si tratta di una situazione difficile ma, pure nella vicenda del concordato, si possono e debbono trovare soluzioni immediate per garantire alle imprese e ai lavoratori il saldo delle spettanze e la conseguente ripresa dei lavori. Su questo ci sarà il pieno sostegno di tutti i parlamentari dell’Umbria".
E' il testo della nota redatta e concordata al termine dell'incontro odierno alla Sala Falcone e Borsellino della Provincia di Perugia indetto da ANCE Umbria (il sindacato costruttori di Confindustria) con i parlamentari della nostra regione: un impegno preciso, quello dei parlamentari, che hanno ascoltato le drammatiche istanze delle imprese edili e del settore costruzioni umbre, rimaste "invischiate" nella vicenda scaturita dal concordato in continuità riconosciuto alla Astaldi, general contractor per i lavori della Quadrilatero: lavori eseguiti da 26 aziende umbre che attendono da tempo il pagamento e che contemporaneamente sono pressate dagli istituti di credito per il rientro dei fidi.
Ad introdurre i lavori è stato il presidente di ANCE Umbria, Stefano Pallotta che ha esposto le enormi difficoltà in cui si sono venute a trovare le aziende umbre: "Hanno lavorato ma non sono state pagate e ora si ritrovano tra l'incudine dell'insolvenza causata da Astaldi e il martello del credito che bussa alle porte. In tutto questo ci chiediamo se la stazione appaltante (Quadrilatero, che poi vuol dire Anas,) abbia davvero vigilato. La forma sarà pure salva ma le aziende rischiano di chiudere e allungare il triste elenco di chi ha lasciato le penne su questa direttrice: come si suol dire - ha aggiunto Pallotta - L'operazione è riuscita ma il paziente è morto.
Non si capisce come riprenderanno i lavori. Le aziende non sono in grado di farlo senza garanzie certe per i propri impegni. Vogliamo che un messaggio forte e chiaro parta da questa riunione: queste impres, che vogliono essere costruttive, chiedono a Quadrilatero, Anas, istituzioni di non girarsi dall'altra parte. Si dia priorità per una volta a chi ha lavorato e non è stato pagato - ha concluso Pallotta - È un problema politico in cui anche e soprattutto la politica deve fare la sua parte".
Presente anche l'assessore regionale Chianella che ha ricordato l'impegno e le sollecitazioni partite da Palazzo Donini al Ministero e ha definito la vicenda "una di quelle occasioni in cui serve una mobilitazione corale della politica. E' necessario lavorare su due livelli: verso i commissari del concordato e verso i politici".
Si sono poi avvicendati i quattro parlamentari presenti all'incontro, da Franco Zaffini (FDI), a Walter Verini (Pd), a Tiziana Ciprini (M5S) fino a Raffaele Nevi (FI).
Particolarmente efficace l'intervento di Corrado Bocci, uno degli imprenditori impegnati nella vicenda che ha palesato in termini molto drastici e con grande lucidità la drammaticità del momento: "Siamo i sopravvissuti - ha esordito - Sono morte già 50 aziende in questa strada. Noi non dobbiamo dimostrare di saper fare quest'opera perche lo abbiamo gia dimostrato: se da Perugia a Gubbio si va in 20' il merito è degli imprenditori oggi presenti. L'assurdo è che i soldi ci sono. E la politica ci dice che bisogna finire la strada.
Se ci fosse la garanzia dei pagamenti, vi posso assicurare che a fronte di poco più di un mese di lavoro, la Perugia- Ancona sarebbe transitabile. Mi chiedo - ha concluso - quale altro elemento ci possa essere a favore delle nostre aziende per non essere considerati strategici. Qualcuno deve prendere Quadrilatero e Anas e convocare i commissari di Astaldi. E così trovare una soluzione tecnica e politica. Infine ricordo che c'è anche una finanziaria in Umbria, Gepafin, che potrebbe essere coinvolta per dare ossigeno alle imprese umbre ora pressate dalle banche e risolvere almeno questo problema temporale".
In conclusione sono intervenuti anche Domenico Metelli e Paola Colaiacovo, per la San Francesco scarl, consorzio di aziende tra i più impegnati nella realizzazione della strada. Colaiacovo in particolare ha ringraziato i parlamentari per l'attenzione prestata auspicando una rapida soluzione: "Ci sono gruppi che da sempre dimostrano serietà di intenti e volontà di far crescere questi territori oltre che fare impresa. Non possono essere lasciati soli e ci aspettiamo una svolta".
Infine la decisione di redigere la nota congiunta dei parlamentari anche sulla scorta della garanzia data dalla on. Ciprini di aver avuto informalmente l'assenso dal ministro Toninelli, via what's up, di un vertice ministeriale ad hoc in tempi brevi.
Perugia
19/11/2018 18:37
Redazione