Perugia. Celebrati i cinquanta anni di sacerdozio del Cardinale Bassetti

Ieri nella cattedrale perugina di San Lorenzo in tantissimi hanno voluto partecipare alla celebrazione dei 50 anni di ordinazione sacerdotale del Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve. Il giorno prima erano arrivati gli auguri più importanti, quelli di Papa Francesco che in una lettera in latino ha parlato di auguri «dal cuore» e di «ogni bene e prosperità» ricordando i momenti più importanti dell'apostolato di Bassetti «poiché mi è ben noto -ha scritto il Papa- con quanta diligenza hai svolto il sacro ministero...». Bassetti nella sua omelia ispirandosi al salmo responsoriale 33 ‘Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome’ ha parlato di una grande gioia nel cuore. “Non senza commozione -ha detto- sono tornato più volte in questi giorni a quel 29 giugno del ’66, quando, insieme ad altri dodici compagni di seminario, fui ordinato sacerdote sotto le volte della maestosa cupola del Brunelleschi”. Dall'ordinazione a Firenze Bassetti è passato ai saluti ed ai ringraziamenti ai vescovi dell’Umbria, della Toscana -presente il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze- e di altre zone d’Italia; a sacerdoti, consacrati, diaconi, seminaristi, famiglie e giovani. Da Bassetti il saluto alle autortà, al sindaco di perugia Andrea Romizi, a Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria. Salutando i suoi familiari ha poi ricordato i genitori Arrigo e Flora, “che ho lasciato ragazzino per entrare nel seminario di Firenze -ha ricordato- e che ho potuto rivedere solo di rado. Prego il Signore che li abbia nella sua pace”. “Due gli eventi memorabili, distanti 50 anni l’uno dall’altro, che segnano -ha detto Bassetti- il punto focale dei miei ricordi: il primo, l’ordinazione sacerdotale a Firenze; il secondo, la santa messa celebrata a Santa Marta, con Papa Francesco il 2 maggio scorso con sei presbiteri di Perugia, del mio stesso anno di ordinazione. Ricordando le figure cardine della sua formazione Bassetti ha citato tra gli altri Padre Turoldo, Don Milani, il prof. Giorgio La Pira: “ecco le mie radici, ha detto, fondate su di un umanesimo cristiano davvero unico e straordinario!” Bassetti ha concluso ricordando le parole che prima di morire il Cardinale Giovanni Benelli arcivescovo di Firenze aveva scritto nel suo testamento: «A tutti i carissimi figli e figlie di Firenze, lascio una sola parola: fidatevi sempre di Gesù Cristo! ». Dopo l'omelia la celebrazione si è conclusa con l'atto di affidmento alla Madonna delle Grazie e Bassettiha comunicato di voler devolvere alla Caritas le donazioni ricevute al fine di acquistare biciclette per i circa cento profughi accolti.