Una perizia per trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche e ambientali dell'indagine del cosiddetto "esame farsa" per la conoscenza dell'italiano sostenuto da Luis Suarez all'Università per Stranieri di Perugia è stata disposta dal gip Natalia Giubilei nell'ambito dell'udienza preliminare che ha preso il via oggi nel capoluogo umbro. Una udienza tecnica, durata poco più di 20 minuti e rinviata al 12 ottobre prossimo per la nomina del perito. A chiedere la "perizia trascrittiva" è stata la stessa procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone che coordina le indagini dei sostituti Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti (tutti e tre presenti stamani in aula), concordemente con le difese degli imputati, la ex rettrice Giuliana Grego Bolli e la ex direttrice del Centro di valutazione e certificazioni linguistiche, Stefania Spina, difese dalla studio Brunelli, l'ex direttore generale Simone Olivieri, difeso dall'avvocato Francesco Falcinelli e l'avvocato Maria Cesarina Turco. Falsità ideologica e materiale e rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio i reati ipotizzati a vario titolo. "Soddisfazione per questo risultato processuale" è stata espressa dall'avvocato Falcinelli, secondo il quale "la perizia è significativa perché consentirà al giudice di avere un patrimonio conoscitivo importante". La certificazione della conoscenza dell'italiano, di livello B1, era un documento necessario a Suarez, allora al Barcellona, per acquisire la cittadinanza e quindi - secondo i capi d'imputazione - "essere ingaggiato dalla Juventus con la quale era in corso una trattativa".