Prc: autonomia per Goracci se continuerà a essere emarginato

"Assistiamo con stupore allo svolgimento delle trattative per il completamento e la composizione del quadro istituzionale umbro che vedono purtroppo la Federazione della Sinistra e il P.R.C. non dare il meglio in questa fase". Inizia così la presa di posizione del circolo eugubino di Rifondazione Comunista, secondo cui questo stallo va superato azzerando i percorsi fin qui fatti. La Federazione della Sinistra nei suoi vertici politici e nelle sue rappresentanze istituzionali (3 consiglieri eletti) chieda un incontro alla Presidente Marini e al Pd: va detto con chiarezza al Partito Democratico che non si può pensare di avere con la maggioranza relativa la Presidente della Regione, 5 assessori su 8 e inoltre la Presidenza del Consiglio Regionale". Da 4 giorni i vertici nazionali e regionali hanno una nota del Prc che per ora resta interna, della quale viene ricordato che Goracci è stato la figura spesa per le primarie, quale candidato Presidente, è stato il più votato, è un amministratore e un politico di rango e non può che essere la “prima scelta". La nota si concludeva dicendo che se non vengono rimosse le condizioni di emarginazione e sottovalutazione delle quali il Consigliere Regionale Goracci è vittima "chiediamo allo stesso di dissociarsi dalle scelte dannose e gravi di questo gruppo dirigente regionale e assumere una autonomia di giudizio e di comportamento in consiglio regionale".