Sarà Mimmo Paladino, tra i più autorevoli esponenti della transavanguardia italiana, a firmare il telo d'artista che a Perugia vestirà Palazzo Baldeschi al Corso durante il cantiere per i lavori di manutenzione straordinaria. "Concerto in piazza", l'opera monumentale che coprirà la facciata e nasce come omaggio visivo e simbolico alla città e alla sua comunità. E' stata presentata nella sede della Fondazione Perugia, proprietaria del Palazzo situato in corso Vannucci, e come "una delle installazioni contemporanee più grandi mai realizzate al mondo" visti i suoi oltre 600 metri quadrati di superficie. L'iniziativa si inserisce nel contesto degli interventi al fine di mettere in sicurezza l'importante patrimonio artistico presente al suo interno, ma anche per ridare nuova luce all'edificio, rispettandone l'identità storica e architettonica, e approfittando dell'allestimento dei ponteggi per agire in maniera integrata su più elementi. In particolare, il progetto, diretto dall'architetto Carlo Salucci, prevede il rifacimento della guaina impermeabilizzante e del relativo manto di copertura del tetto, la sistemazione della terrazza che si affaccia su piazza della Repubblica, il restauro della facciata su corso Vannucci e piazza della Repubblica, il restauro del portone ligneo e del portale lapideo della facciata. "Il telo d'artista di Paladino non è solo una copertura funzionale ai lavori, ma un'occasione preziosa per valorizzare il nostro patrimonio in modo innovativo e un gesto culturale forte, un segnale di apertura al contemporaneo e un invito a vivere l'arte nella quotidianità" ha detto il presidente della Fondazione Perugia Alcide Casini. Una iniziativa possibile, come ha sottolineato poi la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, grazie "a una rete solida e virtuosa di relazioni" tra l'amministrazione comunale e le istituzioni del territorio, come la Fondazione Perugia e la Galleria Nazionale dell'Umbria. "Quello che abbiamo presentato - ha aggiunto - rappresenta in modo chiaro la visione della nostra città: una Perugia che guarda avanti, che crede nella cultura come leva strategica per lo sviluppo urbano, sociale ed economico". "Ringrazio la Fondazione Perugia e il Comune di Perugia per aver accolto la proposta del maestro Mimmo Paladino" ha commentato Costantino D'Orazio, direttore dei Musei nazionali dell'Umbria. "Il fatto che il protagonista di una mostra presso la Galleria nazionale - ha aggiunto - abbia l'opportunità di lavorare nella città, risponde perfettamente alla missione dei musei nazionali, sempre più aperti alle comunità cittadine e alle collaborazioni che portano l'arte all'esterno dei luoghi della cultura, contaminando la vita quotidiana delle persone".