Paolo Giarda è uno spacciatore, ha ceduto hashish al minore Luca Sbarbatello, lo ha fatto con minacce fino all'estorsione per ottenere una somma più alta e per questo stamani è finito davanti al giudice del tribunale di Spoleto Luca Marzullo.
Il processo ha tutti i crismi della ufficialità, con il pubblico minitero Patrizia Mattei a sostenere l'accusa e gli avvocati di parte Elisa Fioroni Torrioni per l'imputato e Tiziana Placidilli per la parte civile , ma l'aula è quella magna dell'Istituto omnicomprensivo di Nocera Umbra, dove oggi si è tenuta un'insolita lezione rispetto a quelle di classe. Simulato, infatti, un processo con rito abbreviato per spaccio di droga ed estorsione, con protagonisti gli studenti dell'istituto, Michele nella parte dello spacciatore, Zaccaria parte lesa con tanto di genitori al seguito vista la sua minore età. A gestire le fasi del procedimento però c'erano avvocati e magistrati veri che interpretavano di fatto le proprie persone, in quella che era una simulazione assolutamente aderente alla realtà. Il progetto, nato su proposta del professore di diritto Maurizio Morini, ha voluto non solo approfondire la materia del dibattimento processuale, ma attirare l'attenzione sulle conseguenze penali che lo spaccio e l'assunzione di stupefacenti portano con loro, mettendo i ragazzi davanti ad un fatto compiuto, in una società in cui la soglia per la prima assunzione di droghe è scesa ai 14 anni
I saluti della dirigente scolastrica Serenella Capasso che ha ricordato come questa iniziativa si inserisca in un panorama più ampio in cui la scuola ha promosso iniziative volte all'educazione alla salute e alla legalità, con visite alla Comunità di San Patrignano e lezioni in classe della Polizia postale per parlare di cyberbullismo.
Presente in sala, il maresciallo dei Carabinieri di Nocera Umbra Davide Tenti e il sindaco Giovanni Bontempi che ha sottolineato l'importanza di questa inziativa , unica su panorama sicuramente regionale. Il primo cittadino ha parlato direttamente ai ragazzi perchè possano comprendere da inziative come questa che il passaggio dalla legalità all'illegalità è un problema che riguarda anche loro, adesso, in questa fase della vita, perchè la giovane età non è un parabrezza sufficiente per coprirli da rischi anche di natura penale .
Foligno/Spoleto
27/01/2017 15:04
Redazione